Subito dopo la notizia della “zona rossa” a S.Teresa di Riva, la popolazione è rimasta interdetta. Molti non sapevano cosa fare, se uscire o no di casa; altri si sono precipitati a munirsi degli stampati delle autocertificazioni; altri ancora si sono rivolti al Comune. E dal Comune è stato reso noto: “Da oggi e fino al 26 maggio saranno presidiati quotidianamente gli ingressi del paese zona nord e zona sud dalla polizia locale. I controlli dinamici all’interno della comunità verranno effettuati dalle forze dell’ordine (polizia, carabinieri e polizia metropolitana)”. A questo punto i cittadini di S.Teresa si sono preoccupati, soprattutto le mamme, le persone che vivono da sole, gli anziani. Per cui ci sono stati molteplici scambi di opinioni su facebook. Come questa.
Carmelina: “Per molti Santa Teresa è una strada di passaggio…e da lunedì essendo gli altri paesi in zona gialla dove è consentita finalmente la ripartenza di attività di cui vorremmo usufruire…come funziona dovremmo subire sia all andata che al ritorno continui fermi..??!!!Esattamente quanto autocertificazione dobbiamo predisporre?”.
Risponde Giusy: “ogni volta che esci ti servono 2 fogli. E cmq puoi uscire solo x lavoro, salute e necessità. Se esci x esempio 3 volte, ti servono 6fogli”.
Tutti i fitti controlli dopo il primo giorno sono un pò spariti. Eppure S.Teresa è “zona rossa”. Ma nei nostri paesi la zona può essere rossa, arancione, gialla o bianca cambia poco. E non cambia neanche la spregiudicatezza di tanti giovani, di parecchie persone che pure con la stampina rossa sulla fronte continuano a camminare senza mascherina e a manifestare assembramenti. Incoscienti.