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giovedì, Aprile 3, 2025
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“Volare per la Sicilia costa come andare in Usa”, al via le verifiche del Garante prezzi

Contro il caro voli per la Sicilia si muove il ‘Garante per la sorveglianza dei prezzi’. Martedì, a Roma, si è tenuto un primo confronto tra il Garante Benedetto Mineo e i rappresentanti delle principali compagnie aeree (Ita Airways, Ryanair, Malta Air, Aeroitalia, Easyjet, Neos e Wizz Air), per analizzare le dinamiche dei prezzi medi dei biglietti aerei negli ultimi mesi. Al centro delle verifiche il rincaro dei biglietti delle tratte che collegano le città di Roma e Milano con Palermo e Catania.

Dai dati diffusi dall’Istat, nel mese di maggio 2023 si sono registrati aumenti medi del 40% su base annua. Per questo alle imprese sono state chieste spiegazioni precise sulle dinamiche dei prezzi che in determinate tratte hanno visto “una variazione anomala”. Lunedì era stato il Codacons a denunciare che “alcuni voli, come quelli per la Sicilia, arrivano a raggiungere in determinati periodi dell’anno i prezzi dei biglietti per gli Stati Uniti, con ripercussioni enormi sugli utenti che hanno necessità di spostarsi in aereo lungo la penisola, magari in occasione delle feste”. A riscontrare queste difficoltà non sono soltanto i turisti, ma soprattutto i tanti siciliani che lavorano, studiano o risiedono a Milano o a Roma e che, in estate o per le festività, si organizzano per tornare nei propri paesi di origine e per ricongiungersi con le proprie famiglie.

Le imprese dovranno fornire le proprie spiegazioni entro dieci giorni. Dalle compagnie aeree sarebbe arrivata la disponibilità a collaborare, pur facendo presente i motivi alla base dei rincari, dovuti principalmente: all’eccesso di domanda rispetto all’offerta nel contesto post pandemia, alle difficoltà nel reperimento del personale e ai ritardi nelle consegne dei nuovi veicoli, oltre che all’esborso per il carburante comprato mesi fa.

Di fronte ai prezzi “del tutto fuori controllo”, in un periodo in cui il costo del carburante per il trasporto aereo ha registrato un calo superiore al 20%, il Codacons ha chiesto anche alla Guardia di finanza di intervenire con un esposto per avere ispezioni nelle sedi dei vettori in Italia.

Marta Galano

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