Milano, 6 nov. (askanews) – Esulta la Lega per la vittoria di Donald Trump, ed esulta il segretario Matteo Salvini, convinto di poter beneficiare del ritorno alla Casa Bianca dell’alleato. Protezionismo dell’industria, scetticismo verso la transizione green e soprattutto impegno a trovare una soluzione per il conflitto tra Russia e Ucraina. E poi “lotta all’immigrazione clandestina e taglio delle tasse, difesa delle radici cristiane e ritorno alla pace, protezione della libertà di pensiero e no ai processi politici. Questi i temi su cui la Lega invoca un cambiamento di rotta da parte della Ue. E rispetto ai quali il vice premier rivendica una sintonia particolare con Trump, per il quale preconizza addirittura il Nobel per la pace. “Non c’è nessuna gara di ‘trumpianità’” con Meloni, assicura, ma intanto fa sapere di stare lavorando a un viaggio negli Usa.
E anche i leghisti di Bruxelles auspicano un cambio di rotta, che possa dare centralità alle istanze dei Patrioti: “Dopo i risultati di molti Paesi europei, arriva il voto degli Usa: una linea di continuità abbastanza chiara. La Commissione deve capire se ha senso continuare in maniera acritica senza ascoltare nessuno nel percorso che ha portato la Ue a essere nel mondo l’economia che cresce di meno o se vale la pena di dare un giro di vite andando incontro al sentimento diffuso nell’elettorato”, spiegano dall’eurodelegazione leghista.