“Vola solo chi osa farlo” (ha scritto Luis Sepúlveda) e Michael Martini l’ha fatto nel modo più coraggioso che possa esserci: credendo nel suo sogno.
Le vie di Monte-Carlo sono gremite del futuro pubblico, i tickets in biglietteria pronti per essere acquistati, gli artisti e le loro prove (seppur ancora giustamente nascosti) riempiono di magia l’atmosfera che sta per dare il via alla 45* edizione del Festival Internazionale del Circo di Monte-Carlo.
Dopo due anni di assenza, l’elegante e storico Chapiteau (comunemente chiamato tendone) di Fontvieille è pronto per accogliere la giuria internazionale che dovrà esprimersi davanti all’esibizione di acrobati, illusionisti , domatori , equilibristi e ancora la New Generation: le giovani promesse del circo, tradizioni che vengono tramandate di generazioni in generazioni.
Lo sa bene la Principessa Stéphanie di Monaco che presiede questa importantissima vetrina mondiale circense e per la quale ha preteso un programma che annovera i migliori tra gli artisti internazionali. E i Flying Martini sono lì, con tutto il loro talento, con tutta la loro emozione e soprattutto con il loro numero spettacolare.
Santa Teresa di Riva ha avuto la fortuna di essere stato il pubblico di tanta bravura, il periodo non era di certo dei migliori, ma lo spirito di adattamento di questi grandi artisti non è mai venuto meno. I sacrifici, le prove continue e tutti i riconoscimenti prima di quest’ultimo, sono la conferma di tanta grandezza.
Michael Martini e la sua troupe (Yuri Martini, Adriel Alves, Nerli Lemos Rodrigues, Mario Neto, Pati Kuwai e Luana Olívér) si aggiudicano il Clown D’argento alla 45esima edizione del Festival internazionale del circo di Montecarlo, portando in pista non solo se stessi, ma quella volontà di lavorare sulle debolezze e quell’interezza morale che non abbandona mai i campioni e li distingue dal resto del mondo.
Qualunque cosa significhi “emozione” è difficile raccontare tra le righe quella provata da Darix Martini e Sabrina Dell’acqua durante la prestazione del figlio Michael: unico europeo ad eseguire il quadruplo salto mortale .
La famiglia reale e figurata di Michael era al completo, tutti lì con “il cuore a tremila” (come dico io) a piangere, urlare e saltare di felicità.
Mi dispiace per chi non ci crede ma Michael (già trapezista da record) è la prova che con sacrifici (priorità), costanza (tempo), passione (cuore), resilienza (reazione), serietà (dignità) e onestà (morale), i sogni si possono realizzare.
Adesso il mondo del circo ha una nuova parte di storia sulla quale scrivere, il successo di una grande persona e della sua famiglia.