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“Turisti in fuga dalla Sicilia? Colossali fake news”. Parla Schuler, presidente Federalberghi Taormina

In Sicilia c’è davvero l’allarme dei turisti in fuga a causa della siccità come riferito dalla Cnn e dal New York Times? “Sono colossali fake news. Tutti i clienti arrivano e partono soddisfatti, non c’è nessun allarmismo e nessuna fuga di turisti”. A smontare questa falsa narrazione, che in pochi giorni ha fatto il giro del mondo, ci prova il presidente di Federalberghi Taormina Gerardo Schuler.

Lo abbiamo contattato al telefono per provare a fare chiarezza su queste informazioni fuorvianti che rischiano di danneggiare l’immagine della Sicilia e del suo settore turistico.

Schuler ha chiarito che il settore turistico a Taormina sta lavorando a pieno ritmo. “Gli alberghi in questi giorni sono completi al 95% e trovare una camera libera è un’impresa difficile. L’intera stagione turistica sta andando avanti meglio del previsto, con una massiccia presenza di turisti stranieri (85-90% nella media annuale), con gli americani che a livello di presenze hanno superato i tedeschi”.

Non c’è dunque alcun allarme per i turisti a Taormina di rimanere senz’acqua? “Assolutamente no” ha sottolineato il presidente Schuler che ha voluto rassicurare riguardo all’approvvigionamento idrico. “Gli alberghi – ha spiegato – da molti anni sono ben attrezzati con cisterne e riserve di acqua potabile. Queste riserve vengono accumulate durante l’anno nei periodi di maggiore disponibilità e pressione, garantendo un approvvigionamento continuo. Inoltre, i giardini degli alberghi vengono innaffiati anche con acqua piovana raccolta durante l’inverno, dimostrando un uso sostenibile delle risorse”.

Non si sono registrate disdette? “Non in maniera significativa e, come le dicevo, la stagione turistica sta andando meglio del previsto. Contrariamente a quanto riportato dalle fake news di questi giorni, i ristoranti di Taormina sono pieni ogni sera e l’acqua nelle strutture ricettive è garantita, grazie a un sistema ormai collaudato e operativo tutto l’anno”.

E nelle altre zone della Sicilia? Schuler ci informa di essere in stretto contatto con altri esponenti del settore e con i singoli Presidenti delle territoriali siciliane di Federalberghi-URAS (n.d.r Unione Regionale Albergatori Siciliani) delle altre province siciliane, da Palermo a Catania, da Agrigento alle Eolie, “i quali mi confermano tutti che non ci sono problemi significativi legati all’approvvigionamento idrico. L’unico caso isolato, mi ha riferito il collega di Agrigento, ha riguardato un piccolo B&B del centro storico di Agrigento, che non aveva riserve idriche adeguate”. E proprio da li è partita questa colossale la fake new.

Secondo il presidente di Federalberghi Taormina, le notizie di turisti in fuga sono create “per fare audience e per concorrenza sleale. È una deplorevole e irresponsabile operazione di mistifacazione simile ad altre alle quali abbiamo assistito altre volte in passato”, ha affermato. “E’ chiaro che diffondere notizie false a ridosso del mese di agosto, che non ha ancora fatto registrare il sold out, crea solo danni” ha ribadito Schuler invitando i media a contattare direttamente i singoli Presidenti delle territoriali siciliane di Federalberghi-URAS per verificare la situazione reale.

Non è la prima volta che la Sicilia affronta problemi di siccità, tema che nessuno vuole minimizzare. Anzi, c’è massima condivisione che vada affrontato in maniera strutturale una volta per tutte. In questa situazione di carenza e precarietà, l’industria turistica si è sempre adattata, dotandosi di impianti adeguati a garantire il servizio ai clienti tutto l’anno. Schuler ha sottolineato l’importanza di aumentare il numero dei dissalatori sull’isola. “Acqua significa economia, agricoltura, verde”, ha affermato, suggerendo che con una rete di dissalatori più consistente e funzionante, la Sicilia potrebbe in breve tempo diventare l’isola più verde del Mediterraneo non solo nell’interesse del turismo, ma anche della agricoltura e della qualità di vita per la nostra meravigliosa isola.

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