Roma, 23 dic. (askanews) – “Lo spettatore dovrebbe essere partecipe come se fosse sul palco, sempre in allerta, come se da un momento all’altro dovesse essere chiamato in causa, deve sentire qualcosa di vivo scivolare dal palco al suo luogo protetto, è un legame erotico, vitale, a tratti inopportuno”. Le parole di Liv Ferracchiati raccontano il suo lavoro drammaturgico sul testo originario di Luigi Pirandello. “Ciascuno a suo modo. O la realtà che quasi non esiste” è il lavoro su cui il giovane e pluripremiato drammaturgo si è messo in gioco su invito di “Oltre le parole”, collettivo teatrale guidato dal direttore artistico Pascal La Delfa e che ha coinvolto sei compagnie teatrali italiane in sei regioni diverse. Conclude il percorso nazionale, iniziato a ottobre, la tappa di Agrigento, con la messa in scena della compagnia “I vetri Blu” diretta dalla regista favarese Ilenia Costanza.
La messa in scena viene impreziosita dal cameo di Gianfranco Jannuzzo che arricchisce con la sua voce fuori campo la performance degli artisti Ilaria Bordenca, Romina Caruana, Enzo Piscopo, Stefano Trizzino: volti noti al pubblico teatrale, cinematografico e televisivo, e che per l’occasione tornano tutti insieme nella propria terra di origine dalle varie performance che li vedono spesso protagonisti sugli schermi e i palchi del resto d’Italia. La musica di Loren Vetro e la voce fuori campo di Marta Iacopini completano il ricco e variegato cast. Ma non è tutto: prima della pièce teatrale, “Le fabbriche” (meraviglioso spazio diretto dallo scrittore e critico cinematografico Beniamino Biondi), ospiteranno una sessione di lettura, ma di una lettura particolare, che ancora fa incontrare con potenza le ragioni degli altri: su ispirazione delle human library nate in Danimarca un quarto di secolo fa, chi arriva potrà scegliere un ‘libro vivente’ : ovvero cittadini locali, noti e meno noti, che racconteranno le proprie storie in un rapporto diretto ed esclusivo per uno spettatore/ascoltatore alla volta.