In questo Natale riflettiamo sulle nostre azioni e conversazioni passate, pensando al futuro non possiamo fare a meno di sperare che la cittadella di Taormina trovi la forza di resistere a queste dinamiche che oscure non lo sono, di accurato spogliamento delle ricchezze di Taormina non solo materiale ma anche ,e più pericolosa, quella immateriale: “la cancellazione della memoria” che subdolamente sta permeando l’intera comunità e gli esempi più evidenti sono, la vicenda Casa Grandmont, l’iniziativa sulle Rocce, il degrado in cui si tiene la Fondazione Mazzullo, la proposta di alienare Badia Vecchia, l’utilizzo, poco affine, di insigni monumenti come la Biblioteca di Taormina e la ex cattedrale di S. Francesco di Paola, la poca o meglio nulla attenzione ai due mosaici di via Santippo e salita Badia vecchia, compresa la ex pretura (quella del Corso, oggi utilizzata da un Ente che abbiamo tentato di distruggere invece che vedere come acquisirlo quale patrimonio della città di Taormina). L’augurio è che l’opinione pubblica si risvegli, che il sentimento di amor proprio, onorabilità e dignità, torni a brillare nei cuori di tutti e principalmente in quanti hanno avuto l’onore di rappresentare Taormina nel Civico Consesso. (Pippo Manuli)