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domenica, Aprile 13, 2025
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Sicilia in fiamme: ottobre da record tra caldo estremo e roghi devastanti

Mentre il Nord Italia affronta nubifragi e maltempo, la Sicilia brucia. Il mese di ottobre, il più caldo mai registrato sull’isola, ha visto temperature estreme e incendi che hanno messo in ginocchio diverse aree, soprattutto nel Palermitano. Il forte vento di scirocco, con raffiche fino a 42 nodi, ha alimentato le fiamme e portato il termometro ben oltre i 30 gradi, rendendo la situazione ancora più critica.

Nella notte, il territorio tra Casteldaccia e Altavilla Milicia è stato travolto dai roghi, paralizzando la viabilità e mettendo in pericolo abitazioni e residenti. Il sindaco di Casteldaccia, Giovanni Di Giacinto, ha chiesto ai cittadini di lasciare libere le strade per consentire l’intervento dei soccorritori. La situazione è precipitata a tal punto che l’autostrada A19 Palermo-Catania è stata chiusa in entrambe le direzioni, così come la ferrovia e la statale 113, arteria fondamentale che collega Messina a Trapani lungo la costa tirrenica. Alcune case sono state evacuate, mentre la paura cresceva tra gli abitanti.

L’emergenza ha richiesto l’intervento massiccio di vigili del fuoco, forestali e volontari della protezione civile, impegnati a contenere i danni non solo a Casteldaccia, ma anche a Marineo, lungo la statale 118, e nel bosco della Ficuzza, dove è stato necessario evacuare un rifugio per cani. Roghi sono divampati anche a Belmonte Mezzagno, già isolato da una frana, e a Montelepre.

A rendere ancora più drammatica la situazione è stato il contesto climatico eccezionale. Secondo Luigi Pasotti, responsabile del sistema informativo Sias della Regione Siciliana, l’ottobre appena trascorso è stato il meno piovoso mai registrato da quando esistono rilevazioni. Anche se nel Messinese è attesa una modesta perturbazione, il mese ha già battuto tutti i record degli ultimi cento anni. Il 24 luglio scorso Palermo aveva vissuto un’altra notte da incubo, con la città circondata dalle fiamme e una temperatura che sfiorava i 47 gradi.

L’ondata di incendi che ha colpito la Sicilia negli ultimi mesi ha avuto conseguenze tragiche: cinque persone hanno perso la vita, tra cui due operai forestali impegnati nelle operazioni di spegnimento. La combinazione tra caldo estremo e siccità ha reso il territorio ancora più vulnerabile, trasformando il 2023 in un anno nero per l’isola sul fronte degli incendi.

Con l’autunno che si sta rivelando sempre più simile a un’estensione dell’estate, l’emergenza climatica è ormai una realtà con cui dover fare i conti.

(Marta Galano)

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