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Schifani pronto per il bis in Sicilia… nonostante FdI e De Luca. E il M5S rilancia con il PD

“Schifani ha fatto benissimo, sarà il nostro candidato e sarà riconfermato”, a proferire queste parole è stato il segretario nazionale di Forza nonché vicepremier Antonio Tajani in occasione della convention di Forza Italia, tenutasi a Santa Flavia a Palermo.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha espresso soddisfazione per la coesione del suo partito e per il sostegno ricevuto da Tajani. “Ci lega un rapporto forte e consolidato in tanti anni di battaglie, in Italia e all’estero”, ha dichiarato, elogiando la continuità politica e il radicamento di Forza Italia sul territorio. Il tema della ricandidatura nel 2027 è apparso come una certezza per il leader nazionale di FI.

Schifani ha però evitato di concentrare l’attenzione sulla sua rielezione, puntando invece sui risultati del partito e su un’unità interna che, secondo lui, rappresenta un vero valore aggiunto: “Forza Italia non è mai stata così unita come adesso”. Il presidente ha sottolineato che, nonostante le sfide del panorama politico siciliano, Forza Italia intende confermare la propria solidità e continuità in un contesto che vede il centrodestra, e la stessa Forza Italia, sempre più al centro della scena politica regionale.

Nonostante le dichiarazioni di unità, alcune tensioni sembrano emergere all’interno della coalizione di centrodestra. In Sicilia, la crescita di Fratelli d’Italia che ha il suo uomo di punta nel presidente dell’Ars Galvagno potrebbe creare uno scenario di competizione interna con Forza Italia. Una competizione nella quale sembra volersi inserire Cateno De Luca con Sud chiama Nord, dopo la recente apertura al dialogo con il centrodestra e l’incontro, non smentito, che nelle scorse settimane avrebbe avuto con Arianna Meloni, capo segreteria di FdI e sorella della premier.

L’eventualità di una spaccatura nel centrodestra siciliano è stata sottolineata anche dal M5S. Le prossime elezioni di secondo livello, attese nelle province, sono viste come un banco di prova per verificare l’unità o le divisioni tra Forza Italia e Fratelli d’Italia. Il coordinatore regionale del M5S, Nuccio Di Paola, prevede addirittura una “spaccatura in due tronconi”, con un gruppo orientato verso Schifani e l’altro che farà capo a Fratelli d’Italia.

A completare il panorama politico siciliano è il tentativo di consolidamento dell’alleanza tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico. Lo stesso Di Paola ha confermato la volontà del M5S di proseguire con un’alleanza strutturata con il Pd, mirata a presentare un’alternativa competitiva al centrodestra nelle prossime regionali. “Ci siederemo attorno a un tavolo per un percorso di sintesi comune”, ha dichiarato Di Paola, anticipando che la cooperazione sarà estesa ad altre forze civiche e di sinistra che non si riconoscono nel governo Meloni né in quello di Schifani in Sicilia.

Di Paola ha anche esortato il Pd a evitare gli errori del passato, quando l’alleanza si era concretizzata a ridosso delle elezioni: “Dobbiamo proiettarci fin da subito verso una competizione unitaria”. Il coordinatore del M5S ha portato come esempio il successo a Gela, dove l’alleanza tra il M5S e il Pd è stata costruita su un percorso partecipativo e non attraverso le primarie, metodo che secondo Di Paola “non unisce ma divide”.

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