Lo scandalo dei ritardi nei referti istologici, con oltre 3.300 esami arretrati (molti dei quali riferiti a pazienti oncologici) e il conseguente ‘terremoto politico’ che ha investito l’Azienda sanitaria provinciale di Trapani segnano la fine della direzione del messinese Ferdinando Croce, sospeso dalla Regione Siciliana per gravi responsabilità gestionali. Il presidente Renato Schifani, leader siciliano di Forza Italia, ha infatti avviato il procedimento di decadenza del direttore generale Croce.
Il provvedimento arriva dopo settimane di forti polemiche, un’ispezione regionale che ha evidenziato pesanti inefficienze e in attesa ancora degli esiti dei sopralluoghi da parte degli ispettori inviati da Roma dal Ministero della Salute.
Una vicenda che si intreccia con la politica: Croce, fedelissimo dell’eurodeputato ed ex assessore regionale Ruggero Razza, era stato sponsorizzato nella partita delle nomine nella sanità da Fratelli d’Italia, partito che, anche ieri, è stato abbastanza ‘timido’, preferendo non esporsi a difesa del direttore generale. Un atteggiamento che conferma come i meloniani nell’isola non abbiano potuto fare altro che prendere atto, vista la rilevanza e la gravità del caso e la decisione perentoria di Schifani.
Dal canto suo l’ormai ex dg dell’Asp di Trapani si è difeso, sostenendo di aver ereditato i problemi e di aver segnalato le criticità all’assessorato regionale alla Salute senza ricevere aiuto. “Ho adottato tutte le misure a mia disposizione e avvisato tempestivamente la Regione, ma sono rimasto inascoltato fino a quando la vicenda non è diventata mediatica” ha dichiarato l’ex direttore. Il quale ha annunciato che valuterà le vie legali per tutelare la propria immagine.
Le opposizioni non hanno risparmiato attacchi: M5S e PD hanno accusato direttamente Schifani, ritenendolo il principale responsabile del “disastro della sanità siciliana”. Il pentastellato Nuccio Di Paola ha parlato di un sistema sanitario in cui la politica ha un peso eccessivo, mentre il dem Anthony Barbagallo ha sottolineato che gli incarichi sono stati assegnati “per giochi di potere, a danno della salute dei siciliani”.
Il Movimento 5 Stelle ha chiesto la pubblicazione delle carte degli ispettori per verificare se si tratti di un tentativo di scaricare le responsabilità unicamente su Croce, mentre altre forze politiche vogliono un confronto immediato in Aula con Schifani.