Santa Teresa di Riva – Chi conosce a fondo Tindaro Mantarro sa che, oltre ad essere un poliedrico lavoratore, ha coltivato la passione per la poesia declamando, talvolta, pubblicamente i suoi versi in occasioni di ricorrenze speciali. Ora ha deciso di unire i tanti fogli sparsi sotto la forma di una raccolta organica dando alle stampe la corposa pubblicazione che ha per titolo “Vita e Poesia”. Rimarchiamo subito che la Sua poesia, autobiografica, e anche impegno sociale, perché si prefigge di fare conoscere, sotto molteplici aspetti, il nostro territorio e, in tale contesto, vengono lanciati dei messaggi, sotto la forma speciale della rima baciata, che meritano la dovuta attenzione istituzionale. Il testo contiene una nota introduttiva dello stesso autore e una prefazione dell’amico Santo Lombardo che l’ha invogliato a pubblicare l’opera perché “Verba volant scripta manent”. Si tratta di una lunga serie di poesie scritte durante il corso della Sua vita anche se la produzione dell’autore si è accentuata durante gli ultimi anni, quando è andato in pensione, dopo quarant’anni di onorato servizio, con la mansione di autista scelto, nel distaccamento forestale di Savoca. Il libro, di pagine 219 con foto a colori, è suddiviso in argomenti riguardanti paesi e località, gli antichi mestieri, personaggi e avvenimenti. Analizzando criticamente il libro risalta subito agli occhi dell’attento lettore l’importanza che il contenuto può avere per lo sviluppo della nostra zona e specificatamente della Valle del Savoca. Piccole comunità come Rimiti, Misitano, Fautarì, San Carlo, Misserio, solo per citarne alcune, sono poeticamente “cantate” dall’autore alla luce della loro storia e delle conoscenze personali. La speranza è che le persone e le istituzioni recepiscano l’alto contenuto delle rime baciate di Tindaro e vengano a visitarle contribuendone allo sviluppo economico e turistico; in tale contesto è importante che le profonde e significative poesie di riferimento vengano con tutti i mezzi largamente diffuse. Notoriamente Tindaro eccelle in tutti gli antichi mestieri che, a regola d’arte, ha esercitato con maestria, anzi, è lecito dire che con le sue esperienze si potrebbe costituire, senza bisogno d’altri, una vera scuola degli antichi mestieri; nella raccolta poetica “Vita e Poesia” queste sue conoscenze, antiche e patriarcali, trovano espressione in un capitolo denominato “antichi mestieri”. Così viene poeticamente descritto, per i posteri, il mastro di muretti a secco, l’innestatore, il mastro vaccaro, etc. Una poesia è dedicata addirittura ad un’aia dove avveniva la pisatura del frumento che una volta adornava le nostre verdi campagne. Se volete rivivere o imparare questo lato dimenticato della civiltà contadina il libro di Tindaro, culturalmente di sicuro valore, diventa uno strumento didattico indispensabile da diffondere fra la gente e anche nelle scuole. Non mancano nel testo altri sentimenti quali quello speciale dell’amore e quello cupo della morte e altri ancora come la solitudine e le feste perché, in fondo, “la vita … è poesia”. Un libro scritto per l’eternità, con le spalle rivolte al passato ma con la mente proiettata nel futuro, che ha tutte le qualità per avere un meritato successo fra i contemporanei e i posteri.