Santa Teresa di Riva – È stata una intensa esperienza di grazia quella vissuta stamattina durante la novena e la celebrazione eucaristica della IV domenica di Avvento, impreziosite entrambe dalla sorprendente presenza dell’Arcivescovo Giovanni Accolla e dal consolidato numero di fedeli che già dalle 5,30 si raccolgono nello stesso luogo, quasi a “svegliare l’aurora”.
Il pastore, nell’articolata omelia, ha collegato la visita di Maria a Elisabetta che, “si alzò e in fretta raggiunse la cugina Elisabetta”, alla scelta dei cristiani che alzàti di buon mattino raggiungono gli altri fratelli per iniziare la giornata pregando.
Questo fatto è molto significativo. Sulla scia della profezia di Michea emergono, infatti, le umili origine di “Betlemme di Efrata” e la scelta di Dio di farne il luogo della nascita del Re-pastore che porta la pace.
Il vescovo ha sottolineato con forza la missione dei cristiani, in un mondo provato dalla pandemia e sconvolto dalla corruzione dilagante, di essere testimoni e annunciatori di pace e non tramite i “sacrifici esteriori” ma donando, offrendo a Dio e ai fratelli la vita interiore, perché si compia in tutti la volontà di Dio.
Dopo la messa, il vescovo e il segretario hanno condiviso fraternamente con il parroco la colazione da lui preparata. A memoria di uomo, è la prima volta in assoluto che il pastore della Chiesa locale prende parte alle celebrazioni mattutine nel periodo della novena di Natale nella Parrocchia-Santuario di S. Teresa di Riva.