Roccalumera – In riferimento all’articolo “la minoranza di Roccalumera boccia il rendiconto 2021: le motivazioni” dal capogruppo di maggioranza Cosimo Cacciola riceviamo: “Gent.mo Direttore, la prego cortesemente volermi concedere uno spazio per rispondere al comunicato della minoranza sulla gestione economica finanziaria del Comune di Roccalumera. Orbene che la Corrini e compagni abbiano siffatte competenze economiche finanziarie, mi permetto di nutrire fondati dubbi. Di contro, è da diverso tempo che le loro analisi finanziarie entrano nelle pieghe più recondite dei bilanci, neanche fossero dei giudici della Corte dei Conti. E, non confortati dal parere positivo del revisore dei conti sul consuntivo 2021 e, della validazione dello stesso da parte della Banca dati delle Pubbliche Amministrazioni del Ministero dell’Economia e Finanze, continuano nelle loro farneticazioni contabili, senza alcun valido e solido suffragio di natura economico finanziaria. Difatti, in merito agli equilibri del rendiconto 2021, il risultato di competenza ha un valore positivo, poiché nell’anno 2021 gli impegni di spesa sono stati coperti dalle entrate previste, consentendo all’Ente di far fronte alle spese necessarie per tutti i servizi essenziali. Viceversa, sono stati gli accantonamenti, attuali e pregressi, che hanno portato ad un risultato di amministrazione negativo, rivelando chiaramente che, in forza di tale motivo, l’Ente strutturalmente non presenta alcun rischio di squilibrio finanziario. Per quanto concerne il disavanzo, prettamente tecnico, l’Ente vanta un risultato di amministrazione di 4 milioni di euro e grazie ad una disamina precisa e puntuale del piano di riparto, dato dalla ricognizione delle quote recuperate dal 2015 ad oggi, partendo dal disavanzo iniziale, scaturito dal riaccertamento straordinario dei residui, si giunge al risultato del rendiconto 2021. Pertanto, la quota da ripianare, che ammonta ad € 105.000,00, è già stata stanziata negli esercizi finanziari 2022 e 2023, in ossequio della scadenza del mandato del Sindaco. Il FCDE è un accantonamento obbligatorio, che nel nostro caso risulta particolarmente gravato da somme iscritte a titolo di evasione, antecedenti all’anno 2019, suffragate solo da un iniziale avviso di accertamento senza nessun’altra consequenziale attività di riscossione. A tal scopo, è bene ribadire che soltanto nell’ultimo triennio sono state avviate le procedure di riscossione coattiva, funzionali ad una corretta attività tributaria e di conseguenza alla riduzione di suddetto fondo. In merito alle somme da restituire alle Regione, riferite al piano di rientro ATO o ad altre anticipazione concesse dalla stessa Regione, si ribadisce, per l’ennesima e speriamo ultima volta, che presso gli uffici dell’ente è giacente la corrispondenza con la Ragioneria Generale della Regione, dalla quale si evince la corretta contabilizzazione delle restituzioni che, nella fattispecie, vengono trattenute a monte dalla stessa e quindi non vanno nè pagate in competenza, né vincolate in consuntivo, ma semplicemente compensate con apposita sistemazione contabile. Infine, sull’esposizione di cassa, è bene ricordare che la stessa è stata effettuata secondo disposizioni legislative, inserite dal comma 555 dell’art. 1 della finanziaria 2020, nella straordinarietà del periodo pandemico. Ed in base a tale legge, gli enti hanno avuto la concessione dei 5/12 di anticipazione di cassa della Tesoreria Comunale, per far fronte ai minori incassi e alle maggiori spese sostenute. Pertanto, l’esposizione bancaria è stata adeguata alle necessità dettate dalla crisi pandemica, e legittimamente effettuata all’interno dei parametri consentiti dalla suddetta legge finanziaria. Ragion per cui, lo stesso silenzio che la minoranza ha tenuto nell’aula del Consiglio Comunale, sarebbe stato opportuno tenerlo anche fuori, per non incorrere negli stessi inutili e desueti errori contabili”.