Roccalumera – Per dare inizio alle celebrazioni religiose in onore della Madonna della Catena, padre Santino Caminiti alle 5.40 ha fatto suonare le campane a festa, mentre alle 7 ci sono stati veri “bombardamenti” che avrebbero creato turbamento negli anziani, bambini e ammalati, terrorizzando pure gli animali domestici. Ma queste usanze, si chiede una scrittrice, a cosa servono? – – – “Sono una persona che, come tante, torna a Roccalumera ogni anno nella casa dei propri avi, sono una “siciliana nel cuore”, mio padre e mia madre tornavano al loro paese sempre, come gli uccellini rientrano al nido ad ogni tempesta, ho passato qui ogni estate ed ora cerco di fare lo stesso, con i miei bimbi di 4 anni lui e 5 mesi lei… Ma non riesco a capire e a tollerare le dannate campane del mattino. Lo so che oggi è la festa della Madonna della Catena: ho addobbato il mio balcone come sempre e ricordo ancora le innumerevoli processioni alle quali, da bambina, ho partecipato. Ma questa “follia” delle campane alle 5.40 del mattino e dei petardi (!) Alle 7 non la comprendo! Proprio ieri, durante la predica alla messa delle 19 qui in piazza Madonna della Catena, il parroco ha sottolineato la differenza tra religiosità (sinonimo di esteriorità e dei riti vuoti, cui non fa seguito il cuore) e fede. Adesso qualcuno mi deve spiegare che se ne fa la Madonna dei petardi sparati alle 7 di mattina. I miei bambini si sono svegliati urlando terrorizzati, i cani ululavano, gli antifurto delle auto sono letteralmente impazziti. La Madonna vuole questo? Terrorizzare i bambini e gli anziani? Far morire di infarto gli animali? Cui prodest? Non è forse un rito vuoto, parte di quella religiosità giustamente evidenziata come inutile e dannosa dal medesimo parroco poche ore prima? E se i soldi dei petardi fossero stati risparmiati e dati a qualcuno bisognoso, forse la Madonna non ne sarebbe stata più fiera? Credo sia una questione di fede e anche di rispetto, per chi, magari, non è cattolico o comunque religioso e non capisce il senso di essere svegliato alle 5.40 da uno scampanio impossibile da evitare. E di fede, che certamente non ha bisogno di petardi ed esplosioni. E sono stati consegnati centinaia di volantini col programma delle messe che, quindi, non occorre ricordare suonando ogni ora campane su campane.
Io ora ho 2 bimbi terrorizzati, un’anziana nonna sconvolta e una giornata molto difficile da passare… non credo che la Madonna possa gloriarsi di tutto ciò.
Non bombe ma caramelle. È il motto di un’associazione umanitaria che conosco bene ed è anche il motto che vorrei lanciare per la prossima festa della Madonna della Catena. Grazie”.
Annapaola Prestia