Roccalumera è stata da sempre fucina di grandi sarti, una tradizione però che negli è andata scomparendo. Adesso, invece, si sta verificando un ritorno al passato, grazie ad un laboratorio di sartoria, inserito nel progetto Pandora, finanziato dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Interno. Si sono iscritti diversi giovani, qualcuno anche universitario, per intraprendere un mestiere in via di estinzione. L’assessore Miriam Asmundo, ha creduto in questi progetti e si è subito attivata. Due quelli in atto da qualche mese: “fotografia” e “sartoria” che hanno coinvolto tanti giovani. Ma ha sorpreso tanto il corso per diventare sarti. E’ gestito dalla stilista Cinzia Dori e si svolge in un laboratorio di via Mazzullo, al centro del paese. Gli iscritti lo frequentano tre giorni a settimana e dura circa quattro mesi. Sin dalle prime lezioni i giovani hanno dovuto fare conoscenza con ago e forbici e subito dopo col metro (al collo come i vecchi sarti) per modellare dei vestiti sui manichini. E c’è tanta serietà in questo percorso di apprendimento e tanto compiacimento in paese. Una bella esperienza che sicuramente si tramuterà in lavoro per alcuni di loro. “Nostro obiettivo – ha spiegato l’assessore e vice sindaco Miriam Asmundo – è quello di fare acquisire un mestiere a giovani disoccupati. Difatti a coronamento del corso sarà rilasciato regolare attestato”. Tra qualche mese vedremo i primi risultati, magari con qualche capo di abbigliamento chic modellato da questi giovani apprendisti sarti.
Roccalumera, giovani sarti al lavoro. Ritorno al passato
