Roccalumera – Abbiamo analizzato, con l’aiuto di due esperti contabili, la delicata e triste situazione che si è venuta a creare a Roccalumera con l’annunciato dissesto. Diciamo subito che la decisione presa dall’amministrazione Lombardo di decretare il dissesto finanziario di Roccalumera rappresenta un atto di deresponsabilizzazione, poiché in base alle risultanze contabili il sindaco avrebbe potuto procedere al riequilibrio dei conti senza di contro incidere sulla via finanziaria dell’Ente con ricadute dirette sulla comunità, soprattutto sulle classi sociali meno abbienti. E i conti parlano chiaro. In base alle risultanze del consuntivo 2022 ed al riaccertamento dei residui approvato dalla giunta municipale è emerso che il comune di Roccalumera ha crediti per quasi 12 milioni di euro e debiti per sette milioni di euro. Il fondo crediti di dubbia esigibilità è pari a euro 5 milioni e 800 mila. Ed il disavanzo ammonta a sei milioni e 800 mila euro. Allo stato dell’arte non vi sono dubbi che un riequilibrio contabile si impone, stante le dimensioni della forchetta contabile che si è venuta a creare in merito al disavanzo. Però il dissesto non è la procedura giusta, in quanto l’Ente locale non versa in uno stato di insolvenza, atteso che la partita creditoria è maggiore di quella debitoria. Basti pensare che, in assenza del fondo di garanzia dei crediti che vanta il Comune, il disavanzo si restringerebbe ad appena 1 milione e 200 mila euro. E comunque anche se per le regole contabili il fondo di garanza dei crediti da riscuotere rappresenta una passività, nella sostanza esso è una partita creditoria. Detto questo, quali sarebbero state le misure occorrenti per evitare il dissesto. In primo luogo si sarebbe potuto procedere alla cartolarizzazione del credito e così abbattere il fondo crediti di dubbia esigibilità. Secondariamente, affidare ad una società di recupero la riscossione dei crediti (al momento l’Ente ha avviato recuperi coattivi per 1 milione e 600mila euro). Ecco sarebbe stato auspicabile aggiungere a detto importo affidamenti per 5 milioni di euro ad un organismo di recupero coattivo e così concludere le procedure delle somme vantate a credito dal comune di Roccalumera. All’esito del quale, per la parte incassata, sarebbe stato abbattuto il monte crediti ed a seguire il fondo crediti. Per la parte non incassata si sarebbe proceduto allo stralcio dei crediti non riscossi e comunque il fondo in parola sarebbe stato abbattuto. Per tantissimi cittadini di Roccalumera una cosa sembra certa: l’iniziativa del sindaco onorevole Giuseppe Lombardo rappresenta per il Comune un danno di immagine rilevante.