Tutto pronto per la realizzazione della nuova rete del doppio binario ferroviario che dovrà collegare Giampilieri a Fiumefreddo, attraverso tutti i centri jonici.
Dopo oltre un secolo e mezzo (la prima strada ferrata Messina – Catania, ad un solo binario, era stata inaugurata il 24 giugno del 1866), il sogno del doppio binario ferroviario sta per diventare realtà. Infatti, alla fine di quest’anno dovrebbe essere espletata la gara d’appalto, mentre l’inizio dei lavori, se tutto dovesse andare per il verso giusto, è previsto per la prossima estate del 2022.
La doppia linea ferrata Giampilieri – Fiumefreddo è considerata l’opera più importante di questo Terzo Millennio non solo della riviera jonica ma dell’intera Sicilia. La spesa complessiva ammonta a 2 miliardi di euro per un percorso totale di 38 chilometri. Avviate già le indagini geologiche e geognostiche, nonché i criteri di studio e di controllo della situazione meteorologica. Il doppio binario ferroviario, infatti, sarà realizzato quasi tutto in tunnel e viadotti con stazioni in Val d’Agrò (zona S. Alessio) e Taormina che sarà collegata direttamente al centro storico della “Perla dello Jonio”. Una doppia rete ferroviaria, attesa ormai da oltre un secolo e mezzo, che sarà proiettata nel futuro grazie alle più avanzate tecnologie che tengono conto, soprattutto, della sicurezza e dell’affidabilità. La realizzazione del percorso è stata divisa in due lotti: Giampilieri – Taorrmina e Fiumefreddo – Taormina. Nel primo tratto, la doppia linea ferrata sarà costruita in tunnel e viadotti. Si prevede una estrazione di terra dalle varie gallerie , di circa 6 milioni di metri cubi che sarà depositata in cave in disuso, soprattutto, nei centri del comprensorio tirrenico. L’avvio dell’importante ed attesa opera pubblica viaria, è previsto per l’inizio dell’ estate 2022. Un esercito di circa 2 mila persone tra maestranze ed operai, è destinato a lavorare per la realizzazione di questa struttura che, ovviamente, avrà il supporto anche di mezzi e attrezzature di tecnologia avanzata.
Sul territorio dei vari centri jonici, ci dovrebbe essere una ricaduta economica di notevole rilevanza, ma anche un intreccio di problemi e disfunzioni, soprattutto nel contesto della viabilità locale e ambientale, in quanto molte aree subiranno delle trasformazioni con lo spostamento degli stessi residenti che, loro malgrado, saranno costretti a lasciare le proprie case, ubicate lungo il percorso, per andare a vivere in altri luoghi e abitazioni. Sul tracciato che se ne discute da decenni, ovviamente, continuano a rimanere dubbi e perplessità, ma il tutto deve essere valutato nel contesto di costi e benefici.