S.Teresa di Riva – I sindaci dei comuni che vanno da S.Alessio Siculo a Scaletta Zanclea (e cioè Itala, Alì Terme, Nizza di Sicilia, Roccalumera, Furci Siculo e S.Teresa di Riva) si sono riuniti per discutere sulle problematiche relative ai lavori per il raddoppio ferroviario nei centri del comprensorio jonico. In una nota condivisa hanno evidenziato le richieste agli enti competenti, evidenziando l’urgenza di convocare un tavolo tecnico con il Ministero.
Di seguito il comunicato: “Si è svolto oggi l’incontro inerente le problematiche connesse ai lavori per il raddoppio della linea ferroviaria Messina – Catania, 2° lotto funzionale Taormina – Giampilieri presso la sede del Consorzio Autostrade Siciliane. I sindaci del comprensorio che va da S. Alessio Siculo a Scaletta Zanclea hanno evidenziato la necessità di un’interlocuzione seria e costante al fine di poter garantire una prosecuzione dei lavori che non veda penalizzate le comunità. Nello specifico – spiegano i primi cittadini – in coro unanime abbiamo richiesto:
– che oltre alla previsione di realizzazione dei due allacci autostradali compresi tra S.Alessio Siculo e Santa Teresa di Riva e tra Nizza e Roccalumera (di cui ne avevamo già parlato sul nostro giornale, ndr), sia previsto un terzo allaccio tra Itala e Scaletta, ritenendo lo stesso imprescindibile per una viabilità che non metta in ginocchio le 2 comunità e di conseguenza il comprensorio;
– la programmazione di incontri con le singole amministrazioni per concordare eventuali opere, connesse all’intervento in corso, che possano attutire i disagi inerenti le lavorazioni previste quali ad esempio aree a parcheggi;
– la convocazione urgente di un tavolo tecnico con il ministero al fine di consentire che gli impegni discussi vengano formalmente presi presso gli organi competenti al fine di evitare interlocuzioni che fino ad ora si sono dimostrate concretamente improduttive.
Siamo consapevoli dell’importanza dell’opera – concludono i primi cittadini – ma è indubbio che un’opera così imponente e che interesserà per il prossimo decennio le nostre comunità, possa passare in sordina senza che vengano tenute in considerazione le esigenze del nostro territorio”.