Nizza di Sicilia – “Progetto Nizza” nasce alla vigilia delle elezioni amministrative – una fase importante per il futuro della nostra comunità – con l’obiettivo di aprire una fase di dialogo con la cittadinanza e le forze politiche locali incentrata principalmente sulle idee e i programmi, insomma sulle cose da fare nei prossimi anni. Non vogliamo che il programma si traduca in un semplice elenco di buoni propositi ma intendiamo aprire un vero è proprio confronto su alcune questioni di particolare interesse”. Lo ha dichiarato l’architetto Gaetano Scarcella coordinatore del Circolo Pd di Nizza, rivolgendo così una prima proposta ai cittadini e alle forze politiche del paese sul Piano di riqualificazione in chiave turistica e delle aree di pregio storico. E poi ha continuato: “Abbiamo pensato di inaugurare questa fase proponendo come primo tema l’individuazione di possibili strategie e soluzioni per la riqualificazione in chiave turistica dei quartieri storici presenti a Nizza, immaginando che questa possa essere una delle più importanti iniziative da intraprendere dalla futura amministrazione. L’obiettivo di questa proposta è quella di mettere in atto un processo virtuoso che attraverso la collaborazione tra amministrazione e cittadini consenta di ristrutturare il patrimonio edilizio esistente attivando, al contempo, le iniziative imprenditoriali dei piccoli proprietari, favorendo anche la riattivazione del mercato edilizio legato agli immobili storici che stenta a decollare”. L’idea, secondo Scarcella, sarebbe quella di destinare il patrimonio edilizio presente all’interno delle zone più caratteristiche del paese all’accoglienza e all’offerta di servizi per i turisti ovvero alla realizzazione di b&b, attività enogastronomiche, home restaurant, artigianato, commercio, ecc. “Ma per realizzare questa idea, ha dichiarato il coordinatore del Pd, bisogna lavorare su due fronti, da una parte proponendo interventi a carico della pubblica amministrazione, dall’altro stimolando e orientando l’iniziativa privata. Seconda fase: interventi di iniziativa pubblica. La prima operazione dovrebbe essere quella di definire il perimetro dei quartieri di pregio storico da tutelare e valorizzare, ne abbiamo individuato almeno cinque: – il primo è il comparto che dall’imbocco di via Garibaldi arriva fino al quartiere di San Giovanni, includendo al proprio interno le traverse che conducono al mare, la via Mazzini con il sagrato della chiesa di San Giuseppe, il blocco del Castello d’Alcontres, con la scalinata e piazza Cianciolo, e la via Pisacane; – il secondo, adiacente al primo, è il blocco attorno alla Piazza Col. Interdonato, che si estende da via La Marmora a via Galliano comprendendo i numerosi vicoli fino al lungomare; – il terzo è ciò che rimane del piccolo quartiere Ficarazzi; – il quarto è lo storico quartiere di Casapinta con la sua caratteristica conformazione che necessita, tra l’altro, della tanto auspicata via di fuga che sarà oggetto di un futuro nostro approfondimento; – il quinto può essere rappresentato dal Corso principale lungo cui affacciano molti antichi palazzi nobiliari. L’individuazione di tali comparti è finalizzata alla definizione di piani specifici e di regolamenti, che devono servire a definire quali sono gli interventi da attuare per poter finalmente tutelare e valorizzare i quartieri di pregio: piani del colore, prescrizioni in merito alle altezze, uniformità dei materiali, possibilità di destinare i piani terra ad attività commerciali, ecc. “Una grave pecca in tal senso, occorre precisarlo, ha concluso Gaetano Scarcella, è che nè il PRG vigente, nè quello di cui si attende l’approvazione da Palermo, individuano iniziative di questo tipo. Ulteriore azione di iniziativa pubblica è quella di istituire, in particolare nel comparto di via Garibaldi e nel blocco della Piazza, delle zone a traffico limitato”.