Prima viene licenziata e poi riassunta. La strana storia della signora Mariella M. impiegata al comune di Roccalumera che nel mese di novembre del 2024 si è vista chiudere le porte in faccia e spedita a casa, quando le mancavano due anni per andare in pensione. Il motivo: perché avrebbe fatto troppe assenze, per infortuni o per malattia, superando il tetto consentito per legge. L’impiegata comunale, madre di quattro figli, si è rivolta tramite il suo legale al Giudice del lavoro, che le ha dato ragione, perché sarebbe rimasta forzatamente in malattia in quanto colpita da Covid. Per cui il Comune amministrato dal sindaco Giuseppe Lombardo non solo dovrà riammettere in servizio la dipendente comunale Mariella M. e sistemarla nell’ufficio dove lavorava prima, ma dovrà pagarle pure gli arretrati, la rivalutazione, contributi previdenziali e spese legali. Come dire? Il licenziamento è stato nullo ed ora necessita risarcire l’impiegata comunale con un bel po’ di soldi. E le tasse aumentano.