Il nuovo rapporto di Banca d’Italia offre uno spaccato con più luci che ombre per l’economia siciliana nella prima metà del 2024, con segnali di crescita superiore alla media nazionale e del Sud. Il Pil regionale è aumentato di circa un punto percentuale rispetto al 2023, grazie soprattutto al sostegno del Piano nazionale di ripresa e resilienza e a un miglioramento del mercato del lavoro. Tuttavia, emergono sfide importanti che continuano a interessare vari settori e condizioni sociali della regione.
Crescita del mercato del lavoro, ma disoccupazione ancora elevata
Uno dei dati più incoraggianti è l’aumento dell’occupazione, che cresce del 4,3%, un dato ben al di sopra della media nazionale (1,5%) e del Mezzogiorno (2,5%). Il tasso di disoccupazione è sceso al 14,1%, rimanendo però al di sopra della media del Sud (13,3%) e ancora distante dal tasso nazionale del 7,2%. Nonostante questo divario, la crescita dell’occupazione ha avuto ripercussioni positive sul reddito delle famiglie, favorendo un leggero aumento del potere d’acquisto e del benessere economico della popolazione siciliana .
Investimenti e appalti con il Pnrr: oltre 3,9 miliardi in nuove opere pubbliche
Un aspetto chiave della ripresa economica è il ruolo degli investimenti pubblici. A sostegno dello sviluppo infrastrutturale e della modernizzazione, il Pnrr ha finanziato oltre 2.000 gare d’appalto per un totale di 3,9 miliardi di euro in Sicilia fino ad agosto 2024. Di queste risorse, il 40% dei bandi è stato destinato ai Comuni, con il 26% del valore complessivo degli appalti assegnato a progetti locali, molti dei quali di grande entità (sopra il milione di euro). Al contempo, le amministrazioni centrali hanno lanciato gare per grandi progetti che rappresentano quasi la metà del totale degli importi banditi in regione, più che in altre regioni del Sud.
Nonostante il ritmo intenso, circa il 74% del valore complessivo delle gare è stato già aggiudicato, un dato leggermente inferiore rispetto alla media nazionale. Tuttavia, i dati rivelano che solo il 41% delle gare aggiudicate ha visto l’avvio o la conclusione dei lavori, indicando un ritardo rispetto al Mezzogiorno e al resto d’Italia.
Andamento del settore delle costruzioni e del terziario
L’attività nel settore delle costruzioni – come emerge dal bollettino di Bankitalia – è aumentata grazie alla spinta delle opere pubbliche, soprattutto nei comuni, favorendo una ripresa del comparto edile. Anche il terziario ha mantenuto un andamento positivo, pur registrando una lieve contrazione nei consumi delle famiglie e un calo delle presenze turistiche. A fronte di una decelerazione del consumo privato, le imprese del settore continuano a beneficiare di una redditività complessivamente positiva e di una prevalenza di aziende che registrano aumenti di fatturato rispetto a quelle in calo.
Finanziamenti alle famiglie e alle imprese
Il settore finanziario presenta uno scenario misto: i finanziamenti alle famiglie per il credito al consumo sono rimasti su livelli elevati, mentre i mutui per l’acquisto di immobili si sono contratti, riflettendo una diminuzione delle transazioni immobiliari. Le imprese, in particolare le piccole e medie, hanno risentito dell’aumento dei tassi di interesse e di una maggiore prudenza da parte delle banche, che ha comportato una riduzione del credito disponibile.
Misure di inclusione sociale: 132.000 percettori dell’assegno di inclusione e assegno unico per 563.000 famiglie
Sul piano sociale, infine, secondo dati Inps la Sicilia registra un numero elevato di beneficiari dell’assegno di inclusione, introdotto nel 2024 come sostituto del reddito di cittadinanza. Al momento, circa 132mila famiglie (pari al 6,4% delle famiglie siciliane) ricevono l’assegno di inclusione, con un importo medio di 638 euro, leggermente superiore alla media nazionale. La regione conta inoltre circa 563.000 famiglie beneficiarie dell’assegno unico universale, misura introdotta a sostegno delle famiglie con figli minori. Questo sostegno ha raggiunto quasi tutti i potenziali beneficiari, con un importo medio mensile per figlio di 190 euro.
Per le persone tra i 18 e i 59 anni considerate occupabili, in condizioni di disagio economico, il Governo ha anche istituito un nuovo strumento: il supporto per la formazione e il lavoro (SFL), che mira a integrare i percorsi formativi con esperienze lavorative. Circa 18mila siciliani hanno ricevuto questa misura a partire da settembre 2023, con una durata media inferiore alla media nazionale (2,3 contro 3,7 mensilità), segnalando un accesso più contenuto a questa opportunità rispetto ad altre regioni.
(Marta Galano)