L’alluvione che ha colpito 15 anni fa Giampilieri e Scaletta Zanclea “è ancora una ferita aperta” hanno commentato in tanti, per i 37 morti e per la devastazione del territorio. E ci sono stati anche atti di coraggio di tante persone, che si sono immolate per salvare amici e parenti, ma il vero eroe è stato il sottocapo di Marina, Pasquale Simone Neri, che ha strappato a sicura morte otto persone, immolandosi poi nel vanno tentativo di salvare un bambino. E gli sono state conferite due medaglie d’oro, una al merito e l’altra al valor civile. Pubblichiamo il ricordo di un suo amico, Domenico Di Longo, che ha fatto rivivere la funesta notta e il gesto eroico di Simone: che tutti dovremmo ricordare. “Simone Neri era un ragazzo sorridente. Era sottocapo di prima classe della Marina. Aveva una ragazza bellissima e sognava una famiglia, come tutti. Aveva 28 anni e quel tragico giovedì era riuscito a mettersi in salvo mentre il paesino di Giampilieri crollava sotto il fango della montagna. Era in salvo sopra un tetto, ma ascoltando le richieste di aiuto intorno a lui, non ha resistito ed intervenuto. E allora ha cominciato a darsi da fare. Prima ha salvato un vicino che urlava disperato dalla sua casa crollata. Poi è corso ad aiutare una donna intrappolata tra le macerie. L’ha presa in braccio e l’ha portata in salvo sopra il tetto sicuro. Poi è toccato ad un amico sulle spalle. Avanti e indietro per otto volte. Alle 21 l’ultima telefonata alla sua ragazza, «C’è un bambino che piange, vado a salvarlo. Qualsiasi cosa succeda, ricordati che io ti amo». Ma la sua corsa questa volta si è fermata: Un grande eroe Messinese. Per favore non dimentichiamolo: morirebbe una seconda volta”.
Per non dimenticare: Simone Neri ha salvato 8 persone nell’alluvione di Scaletta
