Nizza di Sicilia – Non è stata corposa, ma la mobilitazione c’è stata. Una sorta di protesta organizzata dal Pd, con in testa il coordinatore Gaetano Scarcella e Nella Foscolo, in collaborazione del Movimento 5 Stelle di Domenico Santisi. L’iniziativa è stata mirata a sollecitare le autorità competenti, in testa l’Anas, per portare a compimento i lavori di demolizione e ricostruzione del ponte Fiumedinisi, da anni sospesi. Una situazione di disagio che penalizza i cittadini di Nizza di Sicilia e Alì Terme, soprattutto i commercianti e gli automobilisti. E fa rabbia assistere all’indifferenza delle autorità provinciali e regionali, perché c’è gente che soffre per la chiusura del ponte, soprattutto i commercianti, come Domenico Puglisi (nella foto al centro), che ha messo in vendita il negozio di mobili. Ma quello che fa ancora rabbia è la realizzazione di una bretella a ridosso della spiaggia tra Nizza e Alì Terme, un vero aborto, perchè pericolosa, con curve a gomito, causa di frequenti incidenti. Neanche i camion possono transitare. I cittadini del posto soffrono per l’incuria e la negligenza dei vertici dell’Anas. Proteste, proteste, ma tutto resta fermo, non si muove foglia. I dirigenti del Pd di Nizza di Sicilia hanno reso noto che: “L’iniziativa tende innanzitutto a dare voce al disagio che stanno vivendo i cittadini dei comuni interessati dai lavori, con particolare riferimento ai commercianti che hanno le loro attività nelle vicinanze del cantiere, ma anche degli automobilisti che transitano lungo la Statale. I lavori procedono molto a rilento quando invece la velocità di realizzazione dovrebbe essere una priorità assoluta, al fine di sbloccare celermente un’arteria di fondamentale importanza per il collegamento dei vari comuni ionici. L’iniziativa di protesta è di grande attualità poiché il cantiere per la realizzazione del ponte sul torrente Fiumedinisi si sovrappone ai lavori per il raddoppio ferroviario che a breve entreranno a pieno regime. Tutti i mezzi di cantiere, oltre al normale traffico veicolare, transitano sulla bretella precaria che ha dimensioni contenute e raggi di curvatura minimi determinando così una strozzatura lungo la SS 114 oltre che una situazione di pericolo nel caso di piogge di grande intensità che, come avvenuto in passato, tendono ad ingrossare il torrente rendendo impraticabile l’infrastruttura”. E’ stato chiesto un confronto con i vertici dell’Anas. A quando?