Venezia, 16 set. (askanews) – Una serata di apertura straordinaria della Collezione Peggy Guggenheim a Venezia per accogliere una serie di performance e di azioni artistiche che rendono omaggio a Jean Cocteau, poliedrica figura del Novecento cui il museo dedica la mostra temporanea “La rivincita del giocoliere”. Negli spazi di Palazzo Venier dei Leoni giovani artisti hanno dato nuove forme alla lezione di Cocteau, sottolinenando la perdurante contemporaneità dei suoi messaggi.
Nelle performance ecco che troviamo il tema del doppio, troviamo riferimenti a Orfeo, ma anche alla marginalità e alle istanze Queer, ma soprattutto si trova un momento di dialogo forte tra un museo istituzionalizzato come la Collezione Guggenheim e la scena più giovane degli artisti, molti locali, oltre che che un pubblico più vasto e variegato.
Del resto la vocazione al dialogo e al confronto è parte della storia della Collezione, poiché quando nel 1949 Peggy Guggenheim acquistò il palazzo lo fece per ospitare la sua collezione e la sua casa, ma anche per renderlo un luogo di incontro per la scena artistica dell’epoca, locale e internazionale. E vedere il museo pieno di giovani e animato dalle pratiche performative contemporanee ci fa pensare che la visione della mecenate sia ancora viva e operativa, anche nella Venezia del 2024, nello stesso modo in cui resta attuale la figura di Jean Cocteau.