Nel frattempo FdI rilancia sulle Province: “Stop ai commissari, voto diretto nel 2026”
Cateno De Luca annuncia il passo indietro. O meglio, di lato. Da frontman e attore unico protagonista, a regista. La convention di ‘Sud Chiama Nord’ a Palermo segna un’importante svolta per il movimento, con il leader che “esce di scena” come segretario nazionale. Durante l’Assemblea costituente La Sicilia che vorrei, De Luca ha ufficializzato il passaggio di testimone a Danilo Lo Giudice e Laura Castelli.
“Oggi segno una svolta nel mio percorso politico: esco di scena come segretario nazionale di ‘Sud Chiama Nord’. Lascio la guida a Danilo Lo Giudice e Laura Castelli, che continueranno il cammino che abbiamo tracciato insieme. Non è un addio, ma una trasformazione”, ha dichiarato De Luca. Il sindaco di Taormina ha sottolineato che il suo obiettivo ora è dedicarsi alla concretezza dell’amministrazione.
Lo Giudice, coordinatore regionale siciliano di ScN, ha enfatizzato il cambiamento di rotta del movimento. “Abbiamo voluto riunire il popolo di ‘Sud chiama nord’ di tutta la Sicilia – ha detto il sindaco di S.Teresa di Riva – per ufficializzare un aspetto importante: usciamo dall’isolamento che ha sempre contraddistinto il nostro movimento. Ci apriamo ai partiti, a un dialogo con tutte le forze politiche del centrodestra e del centrosinistra. Il 2025 sarà un anno di transizione in cui affronteremo questo percorso di rinnovamento e di novità e nel 2026 adotteremo le scelte rispetto alle alleanze”. E il 18 marzo verrà presentato “Ti Amo Sicilia”, il nuovo progetto che dovrebbe segnare il nuovo percorso politico.
Nel frattempo, il Movimento 5 Stelle, rappresentato dal coordinatore regionale Nuccio Di Paola, ha lanciato un ultimatum a De Luca. In un intervento alla stessa convention, ha accusato il sindaco di Taormina di aver cambiato posizione, avvicinandosi al centrodestra. “Cateno De Luca, scegli da che parte stare” ha affermato Di Paola, chiedendo di prendere una decisione chiara riguardo alla sua alleanza politica. “Se vuoi andare con chi ti offrirà un posto a Roma, alla Camera o al Senato, sappi che noi ti batteremo, batteremo Forza Italia e questo centrodestra”.
Sul fronte opposto, Forza Italia, attraverso il coordinatore regionale Marcello Caruso, ha ribadito il suo sostegno al presidente della Regione Renato Schifani, sottolineando l’importanza della sua guida per il futuro della Sicilia. “Grazie alla guida del presidente Schifani, siamo riusciti a imprimere un cambio di passo fondamentale per la nostra regione” ha affermato Caruso, evidenziando i progressi compiuti nel risanamento dei conti pubblici e nel miglioramento dell’economia. “Forza Italia continuerà a sostenere questa azione di governo con convinzione” ha aggiunto, rilanciando la necessità di proseguire sulla stessa strada anche nella prossima legislatura.
Intanto, va delineandosi un altro fronte, quello delle Province. Per Fratelli d’Italia è ormai ineludibile posticipare l’introduzione del voto diretto per le Province in Sicilia al 2026, con Giorgio Assenza, anche lui presente alla convention di ScN, che ha dichiarato: “Penso che per quell’anno quest’obiettivo potrà essere raggiunto non soltanto in Sicilia ma in tutta Italia”. Per Fdi c’è la necessità di porre fine ai commissariamenti nelle Province, spingendo per un ritorno a elezioni di secondo grado.