Roma, 8 ott. (askanews) – Anche l’ottava votazione del Parlamento in seduta comune per l’elezione di un giudice costituzionale finisce con una fumata nera: le opposizioni compatte non hanno partecipato allo scrutinio e la maggioranza, preso atto di non avere i 363 voti necessari per eleggere Francesco Saverio Marini – il consigliere giuridico della premier Giorgia Meloni su cui il centrodestra aveva trovato l’accordo -, ha dato indicazione di votare scheda bianca.
Il centrodestra punta il dito contro “le opposizioni” definendo “istituzionalmente imbarazzante” l’atteggiamento dell’Aventino e accusandole di aver trasformato in un “ring di spartizione partitica un dovere così importante del Parlamento”. Ma la segretaria del Pd, Elly Schlein, respinge le critiche ed esulta: “La compattezza delle opposizioni ha fermato la forzatura che la maggioranza voleva fare. Ora accettino il dialogo con le opposizioni che si sono rifiutati di avere fino a qui. E quando dico dialogo non intendo fare chiamate spicciole a parlamentari di opposizione per cercare dei voti per andare avanti sulla propria forzatura, intendo chiamare le forze di opposizione a un dialogo sulla composizione della Corte Costituzionale”.
Dalla presidenza della Camera fanno sapere che verrà mantenuta la periodicità delle votazioni del Parlamento in seduta comune (“si potrebbe rivotare già la prossima settimana”, secondo il vicepresidente Giorgio Mulè) anche per dare seguito all’invito del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a colmare un “vulnus” che va avanti da dieci mesi. Dunque prima di arrivare a dicembre, quando altri tre giudici costituzionali arriveranno al termine del loro mandato aprendo la strada a un accordo più ampio, ci saranno altre votazioni per eleggere il successore dell’ex presidente della Consulta Silvana Sciarra. In quale clima è tutto da vedere visto che i toni della maggioranza non sembrano mitigarsi. I capigruppo avvertono: “Solo per quel senso dello Stato e di responsabilità che è proprio del centrodestra i nostri parlamentari voteranno, per l’ultima volta, scheda bianca”. E il responsabile dell’organizzazione di Fdi, Giovanni Donzelli, rincara: “Se le opposizioni pensano di bloccare le istituzioni a vita fino a quando la maggioranza non fa quello che dicono loro sbagliano, fanno male alle istituzioni e a se stessi”.