Il futuro dei Comuni che fanno parte della zona jonica del Messinese sta per essere disegnato. Perché con gli anni aumenteranno le auto, i camion, le moto, che le attuali strade (Statale 114) o autostrade (A/18) non riusciranno più a contenere. Per risolvere questo delicato problema, opera primaria per le future generazioni, i sindaci del comprensorio jonico del Messinese già si sono messi al lavoro. L’unica possibilità per risolvere questa paurosa criticità sarebbe quella di utilizzare l’attuale strada ferrata, che sarà dismessa tra un paio d’anni con la costruzione del doppio binario tra Giampilieri e Fiumefreddo, per farne una strada a scorrimento veloce. Ma i sindaci sono tutti d’accordo su questo obiettivo? Siccome si dovrà decidere al più presto, vediamo quale potrebbe essere la soluzione ideale per sfruttare l’attuale binario. Al momento c’è da dire che la Città Metropolitana di Messina ha avviato la redazione del Piano Urbano Mobilità Sostenibile, che dovrà individuare gli obiettivi, le strategie e le azioni nel medio e lungo periodo per soddisfare in modo sostenibile i bisogni dei vari Comuni.
Ad un primo tavolo tecnico, in videoconferenza, ha partecipato pure il sindaco di Roccalumera, Gaetano Argiroffi, che ha esposto la possibilità di una seconda vita per il tracciato ferroviario esistente, che: “una volta in funzione la nuova tratta a monte – ha dichiarato – potrà essere utilizzato come metropolitana veloce di superficie con un incremento delle corse, al fine di collegare i paesi della riviera e ridurre al minimo gli spostamenti in auto con le città e con l’aeroporto”. Non tutti sono d’accordo sulla metropolitana di superficie, altri sindaci vorrebbero realizzare una strada a scorrimento veloce, altri ancora solamente per i mezzi pesanti. Vediamo quali sarebbero gli obiettivi.
Per il sindaco di S.Teresa di Riva Danilo Lo Giudice, bisognerebbe pensare in maniera comprensoriale, superando le barriere comunali e cercando di andare oltre, in funzione delle esigenze di un territorio che per anni è rimasto indietro e che oggi merita il dovuto riscatto. “Il raddoppio ferroviario – ha dichiarato il primo cittadino – è un’opera importantissima di cui si parla da anni e che speriamo veda la luce al più presto; al contempo sarebbe utile comunque programmare subito l’impiego dell’attuale linea ferrata oltre che le relative opere compensative di cui ogni Comune avrà necessità”.
Secondo il primo cittadino di Furci Siculo il tratto dell’attuale tratta ferrata che tra sei anni sarà dismessa e che toccherà ad ogni singolo Comune come “opera compensativa” dovrebbe essere sfruttata per decongestionare il traffico viario sulla Statale 114 Messina Catania. “Dal momento che il raddoppio della tratta Giampilieri Fiumefreddo – ha dichiarato Matteo Francilia – passerà a Furci tutto sottoterra, nostra intenzione sarebbe quella di realizzare una strada intercomunale per decongestionare il traffico; una strada che dovrebbe essere destinata esclusivamente al transito dei mezzi pesanti, per snellire la circolazione sulla centrale via IV Novembre e per ripristinare il senso unico sul lungomare”.
Per il sindaco di Nizza di Sicilia, Piero Briguglio, la tratta ferrata verrebbe utilizzata per la viabilità interna: “Abbiamo chiesto di fare un parco all’interno della vecchia stazione e di utilizzare il tratto ferroviario per risolvere la viabilità interna, soprattutto tra il ponte Fiumedinisi e via Villafranca e soprattutto decongestionare il quartiere Casa Pinta”.
Per il primo cittadino di S.Alessio Siculo l’obiettivo sarebbe quello di indire una riunione tra i sindaci della zona jonica, per fare da Capo Alì a Capo S. Alessio una strada che possa smaltire la caotica circolazione: “E’ una occasione irripetibile – ha dichiarato Giovanni Foti – quella di utilizzare la vecchia strada ferrata come strada alternativa alla Statale 114 e fare dei grandi parcheggi nelle attuali stazioni ferroviarie. Per cui come primo atto proporrei una riunione urgente con tutti i sindaci del comprensorio”.
La Gazzetta Jonica quanto prima organizzerà un incontro tra gli amministratori comunali di Alì Terme, Nizza, Roccalumera, Furci, S.Teresa e S.Alessio Siculo, per guardare quest’opera in maniera comprensoriale, altrimenti si rischierà di vanificare il futuro dei Comuni jonici.
(nella foto wikipedia come potrebbe essere il doppio binario)