Roccalumera – Dai quattro consiglieri comunali di minoranza, riceviamo: “Nel consiglio comunale di ieri ser sono state discusse l’interrogazione e la mozione presentate dai consiglieri di minoranza su “ Problematiche inerenti ai cattivi odori avvertiti in paese e all’impianto di depurazione. Dalla discussione è emerso chiaramente che la situazione drammatica che si è trovata a vivere la popolazione di Roccalumera, residente nella zona vicina al depuratore consortile, dal mese di dicembre fino a qualche giorno fa, si poteva risolvere in tempi più celeri: l’amministrazione, infatti, ha preferito prendere tempo scaricando responsabilità su altri, lasciando che i cittadini respirassero l’esalazione di fetori e miasmi insopportabili. In effetti da qualche giorno la situazione è migliorata, i cattivi odori si avvertono la sera, in maniera più lieve, però il Sindaco non ha riferito nulla riguardo ad un intervento che possa aver determinato l’assenza della puzza: continua a sviare la risposta, parlando di ipotetiche cause e colpe altrui e non delle soluzioni adottate per affrontare la problematica!!. Se il problema ora sembra risolto, il Comune, evidentemente, lo poteva affrontare tempestivamente già da dicembre e risolverlo prima della nostra segnalazione del 4 febbraio; le analisi alle acque reflue – effettuate solo il 04/02/2021 – hanno evidenziato chiaramente che il liquame presentava un indice di tossicità che pregiudicava la sopravvivenza e lo sviluppo della bio massa presente nel depuratore. Piuttosto che scaricare e declinare responsabilità bisognava, quindi, intervenire a fine dicembre per evitare che la massa attiva di microrganismi continuasse ad essere minata nella propria sopravvivenza e per contribuire alla rigenerazione dei fanghi. Bisognava subito (dicembre 2020) trovare rimedio al problema e, nel contempo, cercare la causa per evitare che si potesse ripetere. L’amministrazione, purtroppo, solo dopo le continue lamentele dei cittadini e della nostra segnalazione (04/02/2021), ha scritto alla ditta gestore del depuratore per un pronto intervento. Perché non l’ha fatto prima? Perché non il 22 e il 29 dicembre, date in cui scrive al comune di Furci per comunicare rispettivamente la presenza di forti odori di agrumi e la declinazione di ogni responsabilità per i guasti arrecati al territorio e alla salute pubblica dovuti alle anomalie derivanti dai reflui? E’ chiaro che l’amministrazione non ha saputo gestire prontamente la situazione e non è stata ancora all’altezza di chiarirne le cause. Ricordiamo che è stato fatto un sopralluogo dell’Arpa al depuratore e ancora si aspetta il relativo verbale e, inoltre, non si conoscono i risultati delle ultime analisi effettuate la settimana scorsa. Il Sindaco informa il consiglio che è venuto a conoscenza di questi dati e che il problema è stato individuato e la sua risposta in consiglio comunale è stata sentenziosa: “Le cause dei cattivi odori sono chiare e inconfutabili e lo dimostrano i dati di laboratorio, sono i reflui industriali che arrivano da Furci che non devono essere immessi nella condotta per uso civile per cui è mia intenzione procedere per le vie legali. Gli odori sono scomparsi perché è stata sospesa la lavorazione degli agrumi ma appena riprenderà potrebbero ripresentarsi”. I consiglieri di maggioranza sentendosi sollevati dalle dichiarazioni del Sindaco hanno pensato bene di non votare la mozione, in cui si chiedeva la ricerca delle cause e l’adozione di provvedimenti risolutivi anche con il supporto di esperti del settore, dal momento che l’amministrazione brancola nel buio, e di stravolgerla prendendo atto di quanto fatto fino ad ora dall’amministrazione. Ci permettiamo di dire che le affermazioni del Sindaco non si basano su atti dei quali i consiglieri di minoranza hanno contezza e, pertanto, si resta in attesa delle ultime analisi e della relazione dell’Arpa con i risultati dei campionamenti effettuati. L’unica certezza, a tutt’oggi, è che l’Amministrazione Argiroffi ha abbandonato per lungo tempo a se stessi ed alla “puzza” gli abitanti della zona sud”.
I consiglieri di minoranza
