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domenica, Novembre 24, 2024
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Per i continui fetori a Roccalumera, due sindaci in guerra. Matteo Francilia risponde a Gaetano Argiroffi

Furci Siculo – Sui fetori che stanno aggredendo i cittadini di Roccalumera, il sindaco di Furci Matteo Francilia risponde alla nota del dott. Gaetano Argiroffi.

“Il buon senso vorrebbe che ci sia una collaborazione e un dialogo tra le amministrazioni comunali, ciò che non ha fatto il sindaco Argiroffi e questo mi dispiace profondamente – esordisce Francilia – parla di cose non certe, lui stesso utilizza più volte la parola probabile, probabili reflui che arrivano dal comune di Furci. Tutti sanno che nelle scorse settimane è arrivata l’Arpa a Furci che insieme alla Polizia municipale ha effettuato delle verifiche nell’unica azienda agrumaria esistente in paese e stiamo aspettando gli esiti delle analisi – spiega il sindaco – e se le analisi dovessero risultare a norma, con chi se la prenderà il sindaco Argiroffi? Capisco i suoi problemi relativi al fatto che è stato attaccato dalla sua popolazione e anche dalla minoranza, ma non è giusto accusare  per scaricare eventuali responsabilità al comune vicino, senza sapere realmente come stanno le cose . Prima le cose vanno accertate, accertiamo i fatti e verifichiamo come stanno le cose e poi agiamo di conseguenza. Se per caso l’Arpa dovesse dirmi che ci sono gravi problemi prodotti dalla fabbrica di limoni di Furci Siculo, a quel punto ci diranno anche come agire e se ci diranno che dobbiamo chiudere la fabbrica in quanto causa dei danni provocati al depuratore , agiremo di conseguenza, ma fino ad allora non si può puntare il dito contro un’amministrazione comunale e contro un comune, rispetto a degli ipotetici scarichi che a loro dire non sono a norma. Queste certezze ce le può dare solamente l’Arpa e ce le darà nelle prossime ore, visto che abbiamo chiesto riscontro rispetto non solo alle analisi fatte all’interno della fabbrica ma anche all’interno del depuratore consortile gestito dal Comune di Roccalumera. Non accettiamo che il sindaco Argiroffi, senza neanche farsi sentire, mandi una lettera al prefetto – conclude Matteo Francilia – e poi per capire cosa, quando si sa che c’è l’Arpa che deve darci risposte concrete? Aspettiamo questi dati, restiamo a disposizione sempre pronti al dialogo per risolvere i problemi, senza accusare qualcosa o qualcuno, noi agiamo in maniera diversa, con il buonsenso”. Tra l’altro fino all’anno scorso nessuno aveva mai  messo in evidenza problematiche inerenti la gestione del depuratore che è risultato trai primi 7 in Italia in termini di efficienza, eppure l’azienda agrumaria esiste sul territorio da circa novant’anni

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