Taormina – “Auguro a tutti un sereno Natale e un felice anno nuovo 2021. Festività che vanno celebrate, nonostante il momento difficile che stiamo attraversando. La crisi pandemica e la crisi economica, sociale e culturale che ne consegue ha messo in discussione tante certezze che fino a qualche tempo fa avevamo e sulle quali contavamo per programmare la nostra vita futura. Adesso, invece, proprio le feste più belle dell’anno devono farci riflettere sulla fragilità del tessuto economico e sulla incertezza dei valori sui quali abbiamo finora fondato la nostra convivenza. Taormina non sfugge a questa riflessione e deve interrogarsi su quali saranno i nuovi modelli di sviluppo e, in particolare, le modalità con cui si farà turismo nei prossimi anni. Questo messaggio augurale vuole essere un messaggio di speranza, a condizione che tutti siamo disposti a cambiare in meglio i nostri comportamenti quotidiani, la qualità degli investimenti, l’etica dell’impresa e del lavoro. Taormina ha già superato altre crisi epocali e anche questa volta sarà in grado di rialzarsi. Lo farà certamente, cambiando la velocità in lentezza, la pesantezza dei numeri in leggerezza delle idee, la quantità dei servizi nella qualità della vita. Un turismo sostenibile, moderno e rispettoso della vita e dell’identità locali.
Prego tutti di trasferire il mio messaggio augurale soprattutto ai bambini, che sono coloro che maggiormente stanno pagando l’attuale crisi, e agli anziani, che sono esposti al pericolo del contagio e devono essere preservati dal pericolo. Prego tutti di accogliere questo messaggio augurale come un atto di congiunzione tra il passato e il futuro, tra ciò che eravamo e ciò che saremo, tra la crisi e la rinascita. Pensiamo in questo momento agli operatori sanitari, al mondo della scuola, a coloro che hanno perso il lavoro, agli imprenditori che hanno chiuso la loro attività, a tutti coloro che soffrono di più e che tanto stanno facendo per uscire dalla crisi. Un grazie a tutti indistintamente per la loro resistenza. L’antico spirito della Città prevarrà e porterà con sé soprattutto la solidarietà, quello spirito che unisce i più forti e più deboli, gli ottimisti e i pessimisti, i più fortunati e i meno fortunati, facendo prevalere il gruppo, la squadra, la comunità”.