Il tetto della chiesa di S. Maria di Loreto, a Savoca, che da tempo mostrava segni di cedimento, è crollato, stanotte a seguito delle insistenti piogge. La Chiesa venne costruita nel 1480 circa; accanto ad essa, nel 1574, fu edificato il primo convento dei cappuccini. Il monumento che si trova nel rione di S. Domenica, conteneva allora il quadro della Santa, detta dal popolo Madonna dell’acqua, oggi conservato nel Museo della città dello Stretto, apparteneva all’Archimandrita di San Salvatore di Messina. La Chiesa era frequentata soprattutto dagli abitanti dell’”Alta Savoca” che racchiudeva le contrade di Cucco, Romis, Mancusa, Rapone e Rogani.
Nel 1791, l’opera venne donata, insieme ai tanti terreni, ad essa appartenenti, situati nelle campane di Mancusa e Fautarì, alla famiglia Trimarchi con l’obbligo di continuare a celebrare le messe. La chiesa di S. Maria di Loreto fu frequentata fino al 1985, poi con il peggioramento della struttura venne chiusa. Stanotte, le travi di legno che sostenevano il tetto dell’edificio, da tempo marcie, sono crollate tutte. La Chiesa, insieme ai beni immobili circostante (frantoio e palmento) in virtù del loro pregio storico e artistico, sono sottoposti al vincolo conservativo della sovraintendenza di Messina.
Savoca perde un pezzo del proprio patrimonio artistico. I savocesi si augurano che la nuova amministrazione comunale capeggiata dal sindaco Stracuzzi, si attivi immediatamente affinchè intraprenda delle iniziative con le autorità competenti per il restauro della Chiesa.