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L’Unione dei Comuni si è frastagliata, perchè non ricompattarla? Inchiesta della Gazzetta Jonica

 Nel 2004 è stata messa in piedi l’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, un consorzio di Comuni con l’idea di risolvere gli atavici problemi del comprensorio jonico. Anche perché è stato spesso ribadito dagli amministratori della zona che “l’unione fa la forza”. Ma non è stato proprio così. Sotto la spinta del sindaco di S,Alessio, Giovanni Foti, e degli ex Gianni Miasi di Roccalumera e Nino Bartolotta di Savoca si è creato un consorzio di diciotto Comuni, che poi via via si è ridotto a undici. Prima sono usciti Scaletta e Itala che hanno creato l’Unione Valle Monte Scuderi e successivamente Nizza, Alì, Fiumedinsi e Alì Terme che si sono consorziati generando l’Unione Valle del Nisi. Infine anche S.Teresa di Riva ha preso le distanze dalla colazione. Adesso buttando via ogni pregiudizio campanilistico, si sta lavorando per recuperare la vecchia formula, anche perché diciotto Comuni associati rappresenterebbero una delle Unioni più corpose e prestigiose di tutta la Sicilia. La Gazzetta Jonica per dare un contributo a ricompattare l’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani ha intervistato quanti hanno preso la distanza negli anni passati. Per Gianfranco Moschella sindaco di Scaletta Zanclea e presidente dell’Unione Valle Monte Scuderi potrebbe essere fattibile: “si è discusso in assemblea il possibile ritorno all’Unione dei Comuni – ha dichiarato – io personalmente sono favorevole perché è una Unione che abbraccia più territori. Dopo tanti anni Itala e Scaletta, un unico territorio, un unico paese, hanno ricevuto dalla Regione 58 mila euro. Comunque sono dell’avviso che non si cresce nel nostro comprensorio se non si è uniti”. Il sindaco di S.Teresa di Riva, Danilo Lo Giudice, non si è dilungato tanto: “per il momento – ha dichiarato – l’argomento non è stato preso in considerazione” per cui non sembra che ci sia la volontà politica di fare ritorno all’Unione. Infine per i comuni di Alì, Fiumedinisi, Alì Terme e Nizza di Sicilia, che hanno dato vita all’Unione Valle del Nisi, al momento un po’ disgregata. ha parlato il sindaco Piero Briguglio: “Ancora non c’è niente di concreto. Ci dobbiamo riunire per stabilire cosa fare e stiamo valutando la possibilità di modificare lo statuto. Da parte mia c’è la volontà di una eventuale ritorno all’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, per realizzare opere significative e di prestigio per il nostro territorio”. C’è disponibilità, perché non ricompattarsi?

L’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani è stata battezzata nel 2004, sedici anni fa; ne facevano parte diciotto Comuni: Scaletta Zanclea, Itala, Alì Terme, Nizza di Sicilia, Alì, Fiumedinisi, Roccalumera, Pagliara, Mandanici, Furci Siculo, S.Teresa di Riva, Savoca, Casalvecchio Siculo, Antillo, Limina, Roccafiorita, Forza d’Agrò, S.Alessio Siculo. La sede è stata ricavata in una stanza di Villa Ragno a S.Teresa di Riva. Prima si sono staccati Scaletta Zanclea ed Itala; successivamente Alì Terrme, Nizza di Sicilia, Alì e Fiumedinisi ed infine anche S.Teresa di Riva, al tempo di Cateno De Luca sindaco. Gli abitanti complessive dell’Unione sono 16.801. Attualmente la sede è a Rocchenere, frazione di Pagliara. Il regolamento prevede che il presidente debba stare in carica solo un anno, ma nel corso dell’ultima riunione pare che sia stato modificato lo statuto: adesso il presidente cambierà ogni due anni.

(nella foto il sindaco di Scaletta, Gianfranco Moschella)

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