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Programmi e prospettive, la Gazzetta Jonica ha intervistato il neo sindaco di Savoca Massimo Stracuzzi 

Savoca –  

Massimo Stracuzzi, 43 anni, architetto, è il nuovo capo dell’esecutivo savocese. L’architetto non è di certo nuovo alla politica del borgo, infatti dopo un percorso politico che lo ha visto dapprima seduto tra i banchi della minoranza e poi presidente del consiglio, i savocesi lo hanno infine eletto sindaco nelle recenti elezioni amministrative del 4 e 5 ottobre. A poco più di un mese e mezzo dalla sua elezione abbiamo avuto la possibilità di intervistarlo.

Il primo cittadino di Savoca ha descritto i giorni che sono seguiti alla sua elezione “un inizio col botto, sfido qualsiasi altro collega ad aver iniziato come me il mandato sindacale, siamo passati dalla gioia della vittoria per le elezioni, alla quarantena, ormai divenuta famosa”. Conclusasi questa spiacevole parentesi, il neosindaco ha iniziato con la vera e propria attività amministrativa insieme alla sua squadra, che potremmo definire una delle più “rosa” che il borgo abbia mai avuto. Sia il vicesindaco, che presidente e vicepresidente del consiglio sono donne, rispettivamente Maria Carmela Miuccio, Marica Piazza e Paola Pantò, “credo che potranno dare un valido contributo così come tutti gli altri consiglieri e membri dell’attuale amministrazione e parlo ovviamente di maggioranza e minoranza” commenta Stracuzzi.

Dal punto di vista della macchina burocratica, il primo cittadino non appena insediato ha subito riorganizzato gli uffici, tramite la nomina dei responsabili di area, la contrattualizzazione di 10 dipendenti a tempo indeterminato che, insieme ai 4 dipendenti a tempo indeterminato già presenti e ai 10 dipendenti LSU, compongono il comparto gestionale del comune. Se in una delle sue ultime interviste da sindaco l’ex primo cittadino Nino Bartolotta aveva definito le risorse umane del Comune scarse, Stracuzzi invece, grazie anche a queste sue integrazioni, sostiene, “ritengo che ormai la macchina sia pronta per dare il suo contributo e per iniziare a lavorare per i progetti presenti e futuri”. In particolare, il sindaco ci tiene a sottolineare l’importante lavoro che viene svolto giornalmente dalla polizia municipale, “sono abbastanza contento perché ad oggi abbiamo tre unità che fanno riferimento all’ispettore Garufi, che sono appunto l’agente di polizia municipale Casablanca e due ausiliari del traffico. Loro quattro riescono bene a organizzarsi in tutta la settimana e ci stanno dando, devo dire la verità, una valida mano per portare avanti tutte le attività ordinarie, ma soprattutto nella gestione dei casi di quarantena nell’attuale crisi epidemiologica”. A tal proposito, a Savoca vi sono in totale 15 contagiati di cui 4 residenti in altri comuni, è una situazione che diventa sempre più spiacevole, “purtroppo nell’ultima settimana il contagio si è spostato all’interno delle scuole e questa non è una bella cosa, perché stanno risultando positive sia le insegnanti e ahimè anche diversi bambini di piccola età” dichiara Stracuzzi. Motivo per il quale il sindaco ha dovuto disporre la chiusura temporanea di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Una fase veramente complicata. Il primo cittadino del borgo e ad altri sindaci del comprensorio jonico hanno denunciato dei gravi ritardi da parte dell’Asp di Messina nella comunicazione dei risultati dei tamponi. Infatti, ad oggi i casi positivi da Covid-19 a Savoca sarebbero, secondo i dati dell’Asp, solo due, i restanti casi di positività vengono comunicati giornalmente dai cittadini che informano direttamente il sindaco, che a sua volta tiene aggiornata tramite i social la cittadinanza sul numero dei casi del paese. “Oltretutto ieri è arrivata una nota da parte dell’Usca in cui ci viene comunicato che praticamente vanno a sospendere quello che è il servizio per la raccolta dei rifiuti speciali – ha denunciato il primo cittadino, perché loro hanno un massimo di 350 persone di cui possono conferire i rifiuti speciali in discarica e ad oggi i soggetti posti in quarantena sono andati oltre i loro numeri, per cui non possono più venirci incontro. Pertanto, hanno invitato i sindaci ognuno ad organizzarsi per conto proprio, un’altra mazzata in più per le amministrazioni.”

Sempre a proposito della gestione dei rifiuti, poco dopo l’insediamento Stracuzzi si è trovato ad affrontare un ulteriore problema: il 30 novembre infatti scade la proroga che era stata concessa dal sindaco della Città Metropolitana all’Ato Messina che fino ad oggi si occupa della gestione e dello smaltimento in 12 Comuni. L’Ato è una società già in liquidazione dal 2009, che doveva essere sostituita da dicembre da un gestore unico che dovrebbe prendersi carico del servizio di igiene pubblica. Purtroppo, denuncia il sindaco, “l’Ureca da 13 mesi ha in corso la gara per il comparto di cui fa parte anche il comune di Savoca, e in 13 mesi non è stato in grado di esperire la gara. Siamo stati abbandonati praticamente dal sindaco metropolitano che oggi non può più fare niente. Noi sindaci, siamo in 12 ad essere coinvolti in questa vicenda, veniamo messi spalle al muro, perché credevamo che in 13 mesi la gara sarebbe stata espletata e invece ancora non possiamo passare alla gestione dell’Srr, e alla fine ciascun sindaco dovrà fare un’ordinanza contingibile urgente e incaricare ognuno per conto suo una ditta per lo smaltimento dei rifiuti della raccolta differenziata. È una situazione un po’ paradossale.”

Nonostante queste varie difficoltà il sindaco si dice comunque pronto a guardare avanti, con una chiara progettualità che vedrà protagonisti amministratori e cittadini insieme. Il prossimo passo da portare a compimento è l’adozione del rendiconto 2019, approvazione che si rende necessaria anche per accedere a importanti finanziamenti, come quello per la riqualificazione della piazza di Santa Rosalia nella frazione di Rina, che altrimenti rischiano di essere sottratti al comune per questioni puramente burocratiche.

In qualità di presidente del consiglio, l’architetto Stracuzzi aveva già collaborato strettamente con l’ex sindaco e con tutta la giunta, spendendo le proprie qualità professionali per partecipare ai vari bandi regionali e nazionali, riuscendo con successo ad accedere a diversi finanziamenti. “Ora stiamo lavorando sulla pubblica illuminazione di tutto il territorio ed è in dirittura di arrivo anche una gara per l’illuminazione del centro storico. Dopodiché dobbiamo necessariamente portare a compimento l’iter del piano regolatore comunale che per noi è fondamentale, infatti già diversi imprenditori guardano al nuovo strumento urbanistico per poter investire sul nostro territorio. Inoltre, io mi sono posto come obiettivo la ristrutturazione e riqualificazione della rete idrica e il completamento della rete fognaria. Lavoreremo mappando la rete idrica attuale per poter fare una programmazione e progettazione seria e poter intervenire sia con fondi nostri ma soprattutto con fondi regionali e nazionali.” Non ci sono solo grandi opere in cantiere, l’amministrazione guidata dal sindaco Stracuzzi infatti intende porre particolare attenzione alla manutenzione e pulizia di tutto il territorio di Savoca, da Romissa a Mancusa, da monta e valle “andremo a cambiare veramente il volto del territorio savocese. Non abbiamo la bacchetta magica e non riusciremo a fare tutto questo in un anno ovviamente, ma con una buona programmazione e un’ottima collaborazione si possono ottenere buoni risultati per la collettività.” Alla domanda su quale crede sarà la sfida più grande di questi cinque anni, il sindaco risponde: “ho accettato la candidatura a sindaco perché sono innamorato del mio territorio altrimenti me ne sarei andato tanti anni fa, vorrei rilanciarlo ancora più in alto di dove è stato portato dall’ex sindaco Bartolotta. È una sfida ardua ma che affronteremo tutti assieme, secondo me possiamo fare veramente tanto, e mi auguro che il gruppo di minoranza possa dare il suo valido contributo, perché solo remando tutti insieme per lo stesso scopo si può raggiungere quel livello che mi sono fissato come obiettivo.”

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