Roccalumera – Pur tra mille difficoltà, lunedi 12 ottobre sarà attivato il servizio mensa scolastica per l’anno 2020/2021. Si tratta di un provvedimento di una certa importanza per i tempi che corrono, perché se da un lato viene apprezzato dalle famiglie, dall’altro lato bisogna adottare una serie di iniziative per consentire agli alunni di rispettare le distanze durante il consumo dei pasti. Prima di lunedi i genitori si devono premunire per il ritiro dei buoni pasto. La quota di compartecipazione è rimasta invariata rispetto allo scorso anno. In particolare le famiglie con un solo figlio devono pagare due ero a pasto, con due figli 1,50 e dal terzo figlio in poi 0,50 centesimi. Un blocchetto completo per un figlio verrà a costare 40 euro (per venti buoni) Le famiglie povere saranno esentate. La ditta incaricata è quella dello scorso anno, la Catering di Bronte (Catania) a cui è stato dato mandato fino a dicembre. Dopo di che il Comune avvierà regolare gara d’appalto per dare in gestione il servizio mensa scolastica per almeno due anni. “Quest’anno i bambini non possono andare nel salone mensa – ha dichiarato l’assessore alla pubblica istruzione Natia Basile alla Gazzetta Jonica – ma devono consumare i pasti caldi in classe, dove ci sono i banchi monoposto e quindi sono distanziati di un metro l’uno dall’altro”. E poi ha concluso: “Comprendo che sarà pesante trascorrere in aula una giornata intera, però non si può fare altro. Bisogna adattarsi alla situazione e fare dei sacrifici”. La cucina mensa è ubicata al piano terra delle Elementari di Roccalumera centro, proprio in faccia il Municipio; da qui i pasti caldi saranno trasportati anche alle Materne del Centro e di Sciglio e dell’altra Elementare ad Allume.