Savoca – Il coronavirus avrà frenato la mano dei piromani, perché per tutto luglio non ci sono stati incendi. O comunque, uno solo di grossa portata. Meglio così. Sarà soddisfatto Concetto Scarcella, comandante della Forestale di Savoca; anche se nei giorni scorsi alte lingue di fuoco sono comparse nel territorio di Pagliara e a ridosso del Parco suburbano di Furci Siculo. Uno solo è stato fino a questo momento l’incendio che ha richiesto anche l’intervento dei canadair, che hanno faticato parecchio a spegnere le fiamme. Un incendio che si è ingigantito nella zona Pietre Bianche, vicino Casalvecchio Siculo e che ha distrutto trenta ettari di vegetazione ed alberi ad alto fusto. Ieri gli uomini della Forestale sono intervenuti pure a Scifì, ma le fiamme sono state subito domante. Nient’altro dopo due mesi di caldo afoso. Il distaccamento di Savoca ogni estate deve coprire una vasta zona, da Scaletta Zanclea a Castelmola, sopra Taormina. Un comandante, due graduati e quaranta operai stagionali, divisi cinque per otto squadre. Dotati di camion, jeep e autobotti, i forestali raggiungo in breve tempo le località aggredite dalle fiamme e gli spegnitori entrano subito in azione, per circoscrivere l’incendio. Un lavoro snervante, perché quasi sempre sotto il sole cocente e a quattro passi dalle alte lingue di fuoco. Speriamo che continui così, con i piromani in letargo e con la Forestale di Savoca sempre pronta ad intervenire