16.1 C
Santa Teresa di Riva
domenica, Novembre 24, 2024
HomeAttualitàNei tre mesi d'estate, gli automobilisti vogliono la riapertura della passerella tra...

Nei tre mesi d’estate, gli automobilisti vogliono la riapertura della passerella tra Furci e Roccalumera. Il parere dell’avvocato Carmelo Saitta

Roccalumera – Gli automobilisti di Furci e Roccalumera vogliono l’apertura della passere nei tre mesi estivi. Consapevoli che senza questa via di fuga andranno incontro a continui ingorghi e lunghe snervanti incolonnamenti. L’avviso di garanzia inviato ai cinque sindaci (tre ex e due ancora alla guida del paese) per la mancata demolizione della passerella tra Furci e Roccalumera, non ha per niente messo a tacere gli automobili ed i cittadini  dei due paesi,  che  vedono in questa via di fuga l’unico toccasana per   la risoluzione viaria nei tre  mesi estivi. La gente  del posto sa cosa vuol dire la passarella chiusa  in estate: vuol dire non camminare più in auto tra i due Comuni, vuol dire intasamenti continui e lunghi e snervanti ingorghi. Anche perché con il casello autostradale al confine tra i due  Comuni e con i frequenti incidenti che si verificano in quel punto per una lacunosa segnaletica, la Statale 114 Messina Catania resta bloccata. E prima che vengono i carabinieri o i vigili urbani per i dovuti rilievi passa molto tempo. Parecchi automobilisti, soprattutto pendolari tra Furci e Roccalumera,  si sono ribellati e chiedono la riapertura della bretella, che per altro non è stata sequestrata e quindi con provvedimento dell’assessorato regionale alle Infrastrutture potrebbe  togliere le transenne da giugno a settembre per la felicità di ottomila persone (tanti sono i cittadini di Furci e Roccalumera insieme). Su questo delicato problema abbiamo registrato delle interviste. Per Tino Calafiore di Furci Siculo . “la passerella è di grande utilità per lo smaltimento della circolazione viaria nei mesi estivi. Necessita riaprirla, per evitare ingorghi e lunghe colonne di auto tra i due paesi”.  Più articolata la riflessione dell’avvocato Carmelo Saitta, di Roccalumera: “ La passerella sul Piccolo Torrente Pagliara per la quale ben cinque sindaci sono stati messi sotto processo è una struttura utile alle comunità di Furci e Roccalumera. Ed anche all’intero comprensorio territoriale che va da S.Alessio Siculo ad Alì Terme, perché decongestiona il traffico veicolare e perché crea continuità tra i due comuni, divenendo un tratto viario, goduto da automobilisti e pedoni. E’ come se per effetto della stessa di colpo Roccalumera e Furci diventano un unico paese, venendo abbattuta ogni divisione tra i due comuni”. E poi ha continuato: “ Detto questo mi rendo conto che i due sindaci, Argiroffi e Francilia, avendo ricevuto l’avviso di garanzia abbiano riserve a ripristinare l’apertura della passerella in parola. Ma è pur vero che su detta struttura i Giudici non hanno adottato alcuna misura cautelare volta al suo sequestro, in conseguenza la sua apertura non comporterebbe alcuna trasgressione di legge. E comunque l’utilità che ne ricava la collettiva è tale da porre al riparo i due primi cittadini da ogni addebito colposo. Perché ritengo che tutto quello che viene fatto nell’interesse pubblico di una comunità, quale atto e procedimento amministrativo avviato, è esente da colpe e responsabilità”.  Ed ha concluso: “E per tale ragione suggerisco ad entrambi di aprire la passarella, trattandosi di un gesto in favore delle comunità che governano”. Si spera che le autorità competenti possano prendere in giusta misura le richieste degli automobilisti del comprensorio jonico.

I piu' letti

P