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sabato, Dicembre 14, 2024
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Tra truffe e fake news, come districarsi nella giungla di internet

Anche il mondo del gioco non è privo di bufale e criminali. E ora che in questa emergenza siamo chiusi in casa, è bene sapere a cosa andiamo incontro.

Ora che con l’emergenza Coronavirus siamo tutti costretti in casa, magari davanti a uno smartphone, 24 ore su 24 online, abbiamo capito soprattutto due cose. La prima è che internet è un posto meraviglioso, ma allo stesso tempo rischioso per truffe e pirati informatici. La seconda è che i social, ma anche i vari blog, sono un brulicare di notizie false.

Anche in questi momenti di emergenza, le fake news non si fermano. Sarà capitato a tutti di leggere, sul proprio numero WhatsApp, dentro qualche gruppo o al termine di qualche catena, la notizia di elicottori e aerei che avrebbero sorvolato la propria città per disinfestare contro il Covid-19. Oppure la notizia che bere un buon bicchiere di tè caldo annullava il virus o che mangiare cipolle, arance e limoni, aumentava la capacità di essere repellenti. Stessa cosa avviene per il mondo dell’azzardo. La bufala più famosa è quella che ci possa essere un orario giusto, più fortunato degli altri, per giocare alle slot. Ci sono studi, palesemente falsi, pareri di esperti, puntualmente inventati, che spiegano come, quando e soprattutto quanto giocare. In realtà non è assolutamente vero: tutto è affidato al caso, agli algoritmi con cui le varie VLT sono programmati. L’unica notizia e gli unici pareri da seguire sono quelli che invitano gli utenti a divertirsi e a passare il tempo giocando con la testa e non con le credenze. Un invito rivolto soprattutto ai novizi o a coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo dei casinò online.

Attenzione poi anche alle truffe. Che sono all’ordine del giorno proprio in Sicilia. La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Ragusa, all’interno dell’inchiesta denominata “Operazione Outsider”, ha scoperto una vasta rete di agenzie di scommesse illegali, attive sull’asse tra Italia e Malta. Subito sono partite le perquisizioni a tappeto nelle province di Ragusa, Agrigento, Catania, Salerno e Caltanissetta. Sono 15 le persone denunciate per esercizio abusivo di attività di giochi e scommesse e più di 80 apparecchi tra computer e tablet sono stati sequestrati. Al loro interno gli inquirenti hanno già trovato documentazione fondamentale ai fini illegali, come liste di clienti e somme di denaro investite. Si calcola che in appena 8 mesi di attività questo segmento “nero” abbia mosso qualcosa come un milione di euro.

Stessa cosa successa tra Gela e Licata, dove alcuni truffatori avevano utilizzato un congegno elettronico, chiamato “Pina” per truccare e pilotare parte di poker. 7 persone sono finite nei guai ma l’inchiesta porterà all’arresto anche di altre persone.

Per questo, quando usiamo internet, dobbiamo stare attenti alle fonti e ai siti a cui accediamo. Che devono essere legali, autorevoli e trasparenti.

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