Furci Siculo – “L’associazione E Berta Filava non si ferma. Diverse donne da casa continuano a creare metri e metri di tappeto di lana riciclata”. Teresa Brancato titolare dell’associazione, con sede a Furci Siculo, spiega che il suo progetto, di coprire il Corso principale di Taormina con un tappeto di lana, non si fermerà neanche in presenza di un maledetto virus, e che le sarte incaricate continueranno a lavorare nelle proprie abitazioni. Cinque donne sono costantemente all’opera per portare a compimento il progetto nel più breve tempo possibile. La sfida è stata lanciata lo scorso anno e tanta gente di Taormina ne è rimasta entusiasta di questo progetto. D’altronde la Brancato non è nuova a fregiarsi di guinness dei primati. Due anni fa ha realizzato, sempre con l’aiuto di sarte amiche, la sciarpa più lunga d’Italia “misurava 50 centimetri di larghezza ed era lunga quattro chilometri e 101 metro – ha dichiarato – adesso ho in programma quest’altra sfida: sto realizzando un tappeto di lana che copra tutto il Corso, da Porta Messina a Porta Catania. Poco più di un chilometro per due metri di larghezza, per lasciare libero il passaggio ai pedoni”. Per recuperare la lana necessaria per il tappeto più lungo d’Italia, sono stati scuciti vecchi maglioni che la gente comune ha portato nella sede dell’associazione, a Furci Siculo. “Ogni mattonella di lana misura un metro – ha dichiarato ancora Teresa Brancato – quindi realizzeremo due mattonelle per mille metri”. Coprire il corso di Taormina con un tappeto di lana dai colori variopinti sarebbe una vera attrazione, soprattutto per i tanti turisti che soggiornano, specialmente d’estate, nella Perla dello Jonio. L’impresa non è certamente facile “ma è anche vero – ha concluso il presidente dell’associazione “E Berta Filava” – che nessuna sfida è impossibile”.