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sabato, Novembre 23, 2024
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Cas, i dipendenti chiedono l’adeguamento del contratto: 3 giorni di sciopero

Chiedono il riconoscimento del contratto nazionale delle Autostrade e dei trafori, con gli adeguamenti economici contrattuali derivanti e congelati dal 2009. Per questa ragione, i circa 300 dipendenti del Cas, dopo l’azione dello scorso 29 gennaio, torneranno ad incrociare le braccia per 24 ore, dal 23 al 25 febbraio. Lo protesta ha messo tutti d’accordo. Allo sciopero hanno aderito Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Sla, Lata e Cub Trasporti. “A fronte di 1565,70 euro mensili percepiti da un dipendente di Autostrade per l’Italia – spiega la Confederazione Unitaria di Base – lo stipendio nella nostra regione alla concessionaria Cas si è fermato ai 965,70 euro mensili. Ciò comporta un arretrato mediamente di 18mila euro epurato da eventuali interessi”. “Il Cas è un ente al collasso gestionale – incalzano le altre sigle sindacali – siamo rimasti basiti dalle recenti notizie riguardanti l’esborso di quasi 50mila euro per addobbi natalizi considerati, nel decreto dirigenziale n.434 firmato dal direttore generale Salvatore Minaldi in data 11 dicembre 2019, un atto “necessario urgente e indifferibile”. Non ci resta che sperare – aggiungono Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Sla e Lata – che i costosissimi addobbi natalizi (finiti dove?) siano rimasti di proprietà del Cas e che gli stessi possano essere almeno riutilizzati nei prossimi anni”. I sindacati si dicono “profondamente indignati” e ritengono invece “necessario, urgente e indifferibile” un confronto con i vertici del Consorzio, rimasti fin qui “silenti alle ripetute richieste di convocazioni sindacali su organizzazione del lavoro e piante organiche”.

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