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Riflessione dell’avv. Gianni Miasi

TRA IL DIRE ED IL FARE

Un metodo abbastanza esatto per verificare se le promesse che, a turno, i vari esponenti politici fanno agli elettori sono veritiere o meno è quello di ricordarsene dopo, diciamo, un anno.

Se le promesse, in tutto o in parte, si sono tradotte in fatti concreti si può dire che quell’esponente politico è serio e merita fiducia.

Se, come quasi sempre avviene, gli slogan sono fini a se stessi e a prendere in giro i cittadini, quel politico è un ciarlatano e non va creduto.

Attualmente va di moda il verde: milioni di ragazzi con il loro sincero entusiasmo invadono le piazze di tante città, in italia e nel mondo chiedendo provvedimenti efficaci.

La politica, parlo di quella italiana, ma la musica è la stessa anche all’estero, a parole ha fatto finta di prestare ascolto alla richiesta di diminuzione dell’’inquinamento avanzate dai giovani e dagli scienziati più accorti e preparati ma,nel concreto, non ha fatto nulla.

Così come erano le cose sono rimaste.

Centinaia di industrie continuano ad inquinare: ILVA di Taranto, la Raffineria di Milazzo, quella di Gela e di Melilli, sono fabbriche del cancro e lavorano a pieno regime.

Di tanto in tanto dai giornali più coraggiosi filtrano notizie allarmanti: il numero dei tumori nelle zone maggiormente inquinate aumenta esponenzialmente.

A Melilli, in provincia di Siracusa, esiste una fabbrica chimica ad altissimo tasso di inquinamento.

Da solo,senza l’aiuto di alcuna istituzione,il parroco della Chiesa Madre di Augusta, don Palmiro PRISUTTO, ha avviato una battaglia coraggiosa contro l’inquinamento denunciando i numerosi, troppi , casi di cancro che colpiscono i propri concittadini.

Il 28 di ciascun mese la messa celebrata da don Prisutto dura 20 minuti in più del normale: è il tempo necessario per leggere l’elenco dei morti per cancro negli ultimi anni a Melilli.

Risultato: qualche anno addietro la Curia di Siracusa aveva tentato di allontanare il parroco don Prisutto dalla parrocchia perché evidentemente ritenuto “ rivoluzionario e pericoloso”.

Figuriamoci: un prete che denuncia fatti gravissimi sarà di sicuro pericoloso e la Chiesa,da sempre parte integrante del potere, voleva metterlo a tacere.

Tutto ciò nel silenzio della stampa e delle autorità salvo, come amaramente avviene sempre in questi casi, l’intervento coraggioso della magistratura.

E’ mai possibile che per fare si che le cose cambino occorre sempre che intervengano i Giudici?.

E’la prova che lo Stato non c’è più o,meglio, ubbidisce a logiche particolari che non sono quelle della salute e sicurezza dei suoi cittadini.

Nel nostro piccolo: si parla tanto di svolta green: quale mezzo migliore del treno per ridurre l’inquinamento ?.

Se viaggi in treno di sicuro non inquini.

Le Ferrovie dello Stato hanno speso milioni di euro per realizzare la metro ferrovia che,da Messina giunge a Giampilieri.

Una sorta di metropolitana di superficie che dovrebbe ridurre l’inquinamento inducendo i cittadini a preferire il treno all’autobus o alla macchina.

Nel concreto cosa succede: il prezzo di ogni singola corsa è pari al doppio del costo di un biglietto dell’autobus cittadino e le corse avvengono ogni due tre ore laddove gli autobus passano ogni venti minuti.

Chi pensate mai che prenderà la metro ferrovia se passa a cadenza di due tre ore.

Eppure si parla di riduzione della quantità di CO2 a bocca piena salvo poi non fare nulla.

A nessuno di noi si chiede di essere un eroe.

Tuttavia, nel nostro piccolo, conoscendo le notizie possiamo sapere, in cuor nostro, quando ci rechiamo a votare , chi mandare a quel paese perché cialtrone e mentitore e chi, al contrario, merita la nostra fiducia ed il nostro consenso.

Arrivederci.

Gianni MIASI

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