Ha voluto puntualizzare alcuni passaggi sulla stabilizzazione dei precari nel comune di S. Alessio Siculo, l’ex assessore Giuseppe Bartorilla. Di seguito la lettera inviata alla redazione:
Il Diritto Soggettivo alla stabilizzazione degli ex precari del Comune non è frutto di miracoli. Al contrario è il risultato del loro onesto lavoro e di sacrifici.
Detta stabilizzazione, scioccamente, è stata messa a rischio esclusivamente a causa dei ritardi accumulati dall’attuale amministrazione Foti.
Ricordo che solo a seguito delle sollecitazioni del consiglio comunale (vedi deliberazione n. 43 del 20.09.2019) e dei sindacati (vedi verbale assembleare del 13 Settembre 2019), i quali hanno anche intimato lo sciopero, l’amministrazione Foti si è svegliata e si è ricordata della problematica precari, avendo sostenuto, fino al quel momento, in maniera illogica e scorretta, l’impossibilità di poter stabilizzare detti lavoratori.
Evidenzio, poi, gli enormi ritardi accumulati da Foti e dalla sua amministrazione, la quale ha approvato il Rendiconto 2018, atto propedeutico alla stabilizzazione, soltanto in data 22 Ottobre 2019, con deliberazione del consiglio comunale n. 44.
Inoltre, il Comune di S. Alessio Siculo ha esercitato la facoltà di rinviare l’adozione del bilancio consolidato e della contabilità economico – patrimoniale, soltanto in data 30 Novembre 2019, con deliberazione consiliare n. 47 (Ultimo atto propedeutico alla stabilizzazione). In quella seduta, fra l’altro, il numero legale è stato garantito dal sottoscritto.
Aggiungo che la pratica inoltrata al Ministero dell’Interno con PEC, alle ore 13:18 del 17 settembre 2019, (guarda caso il giorno successivo a quello in cui i consiglieri comunali di minoranza depositavano, con nota prot. n. 6861 del 16 settembre 2019, la mozione sui precari approvata nella seduta consiliare del 20.09.2019) era notevolmente carente. Infatti detto Ministero ha richiesto più volte integrazioni e chiarimenti al fine di evitarne la bocciatura, nonostante si trattasse di una istruttoria alquanto semplice, poiché il piano di riequilibrio approvato dal Consiglio Comunale di S. Alessio Siculo nel gennaio 2017 e confermato integralmente dall’attuale amministrazione Foti, non prevede l’accesso al fondo di rotazione. Ciò significa che questo ente, con riferimento alla dotazione organica, non è tenuto a rispettare i parametri ministeriali di cui al D.M. Interno 10 Aprile 2017.
In altre parole, questo Comune, in caso di accesso al citato fondo o di dissesto finanziario, avrebbe dovuto rispettare il rapporto dipendenti/popolazione, pari a 1/128. Pertanto avrebbe dovuto rimodulare la propria dotazione organica, prevedendo massimo n. 12 posti.
Detto vicolo non trova applicazione per il Comune di S. Alessio Siculo, il cui piano di riequilibrio ha evitato il baratro del dissesto (a causa dei debiti generati, principalmente, dall’amministrazione Foti nel decennio 2002 – 2012 e la conseguente reale impossibilità di stabilizzare.
Quanto sopra per amor di verità, in attesa che il pasticcio scaturente dall’OBBROBRIOSO CST MESSENIA, per cui incombe la revoca, al Comune di S.Alessio, del finanziamento pari ad euro 1.000.000,00 circa, produca effetti e nella tenue speranza che non siano prodotti ulteriori atti a dir poco inquietanti, fra cui spicca la folle, contradditoria ed aleatoria determinazione n. 3 CST MESSENIA del 18.12.2019.