Furci Siculo – Gli amministratori comunali di Furci non sanno con chi prendersela e attaccano la categoria dei diversamente abili, imponendo delle direttive nei parcheggi e nelle soste lungo la centrale via IV Novembre. Difatti la commissione consiliare composta da Carmelo Maccarrone, Giuseppe Lo Pò e Manuela Cordaro (assenti Francesco Rigano e Sarah Vita) ha preso in esame e approvato la proposta relativa alla modifica “del regolamento uso e gestione parcheggio a pagamento”, con l’integrazione dell’art.7 lettera F che prevede “la durata di sosta di 60 minuti per l’autovettura con pass per i disabili” perché secondo il relatore Giuseppe Lo Pò “sono state parcheggiate delle autovetture con il relativo contrassegno ma senza il disabile in macchina”. Poi in sede di dibattito i sessanta minuti sono stati portati ad un’ora e mezza. Adesso sarà il consiglio comunale ed esitare e votare il provvedimento. Le proteste incalzano, perché sono in molti a Furci a soffrire di queste patologie e quindi costretti a viaggiare in auto, per cui le passate amministrazioni avevano sempre concesso il parcheggio a tempo illimitato anche sulle strisce blu, come succede nei paesi limitrofi (vedi S.Teresa di Riva). Adesso secondo la commissione consiliare “aggiornamento statuto” le auto con il contrassegno invalidi possono sostare solo un’ora e mezza nella zona parcheggi, dopo devono andare necessariamente via. Cioè il portatore di handicap impegnato in banca, nel laboratorio di analisi cliniche, ma anche in un negozio commerciale, dal parrucchiere o quant’altro, passato il tempo consentito dovrà precipitarsi, accompagnato da un familiare o da un amico, per spostare la macchina. E siccome a Furci i parcheggi sono limitati, per trovarne un altro dovrà fare due, tre volte il giro del paese e poi magari sistemarsi in un’area di sosta a duecento metri. Il consiglio comunale, convocato dal presidente Carmelo Maccarrone per il prossimo giovedi, ha in calendario questo delicato provvedimento. I dodici consiglieri, maggioranza e minoranza, dovranno pronunciarsi su questo discusso provvedimento.