“Ho appreso qualche giorno fa dai giornali la notizia dell’aggressione a Miliadò”. Sono le prime parole di Giuletta Verzino, il consigliere di Forza d’Agrò, appena rientrata dalle vacanze e finita, qualche giorno, fa alle cronache perchè, secondo il sindaco di Forza d’Agrò, il marito avrebbe aggredito il primo cittadino. “La notizia dell’aggressione al sindaco da parte di mio marito è falsa. Non sono veri i fatti da lui riportati. Noi siamo persone perbene. Le nostre famiglie, ci tengo a precisarlo, sono perbene. Noi non abbiamo mai avuto a che fare con la giustizia a differenza di altre persone. Non aggiungo altro in merito. Per quanto riguarda la situazione di mio figlio e la sua estromissione dal servizio civile voglio raccontare come è andata. Non è affatto vero che il Ministero dell’Interno, di propria iniziativa, ha estromesso mio figlio dal sevizio civile perché si era accorto che aveva 35 giorni di assenze ingiustificate. Questa notizia è falsa. È stato il sindaco che, volontariamente, ha mandato al Ministero una relazione dettagliata asserendo che mio figlio era stato per 35 giorni assente ingiustificato, con l’unico scopo di farlo licenziare dal servizio civile, solo perché si trattava del figlio di Giulietta Verzino. Ma le assenze di mio figlio erano giustificate da certificazione medica di malattia perché il ragazzo soffre di una patologia seria. Per cui è anche falso quando il Miliadò dichiara che il ragazzo avrebbe chiesto di firmare quei giorni di assenza. Non poteva chiederlo perché era in malattia. Comunque noi ci siamo subito attivati mettendo a conoscenza il Ministero dell’Interno della situazione reale dei fatti con documentazione e certificazione. Il Ministero, esaminati i documenti, ha ritenuto valide le motivazioni e la documentazione del ragazzo e ha comunicato al comune che doveva reinserire mio figlio nel progetto del servizio civile, tra l’altro senza soluzione di continuità. Mio figlio è stato reinserito quale volontario del servizio civile”.