S.Teresa di Riva – L’ufficio stampa del Palazzo municipale rende noto che: “Il Comune di Santa Teresa di Riva, in collaborazione con l’associazione Penelope, organizza sabato 9 novembre 2019, alle ore 17.00, la cerimonia di intitolazione dell’Help Center a Felicia Bartolotta Impastato, madre di Peppino, trucidato dalla mafia e protagonista di una lunga battaglia civile per il riconoscimento di verità e giustizia sulla morte del figlio. Il programma prevede gli interventi del Sindaco, Danilo Lo Giudice, e del Presidente dell’associazione Penelope, Giuseppe Bucalo; la proiezione di un breve video di presentazione di mamma Felicia a cui faranno seguito i ricordi e le riflessioni di Luisa Impastato; la scopertura della targa commemorativa realizzata dall’artista Croma, con benedizione interetnica e interreligiosa (così come costume delle iniziative promosse dall’Help Center). Antonella Casablanca, coordinatrice dell’Help Center, farà gli onori di casa. A conclusione della cerimonia verrà offerto ai presenti un buffet etnico”.
La Gazzetta Jonica è stata contraria dal primo momento della intitolazione della struttura alla palermitana Felicia Bartolotta Impastato, non perché non avesse i requisiti, ma perché precedentemente il sindaco De Luca l’aveva assegnata al prof. Mario Muscolino, uomo buono, di cultura e politico di razza. Chi non ricorda Mario Muscolino? Solo i giovani non hanno avuto la gioia conoscerlo, mentre i cittadini più maturi e gli anziani hanno tessuto lodi e benemerenze per il prof. Mario. Tra l’altro è stato pure assessore e consigliere comunale per tanti anni e che insieme a Carmelo Jaria, Paolo Turiano ed altri ha disegnato la storia di S.Teresa.
Pino Prestia
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A rafforzare la nostra posizione, riportiamo un articolo a firma del giornalista Pippo Puglisi e pubblicato su questa testata l’8 maggio 2016.
SANTA TERESA DI RIVA – L’amministrazione comunale ha deciso di intitolare l’Help Center all’insegnante Mario Muscolino, nobile figura dui educatore e amministratore integerrimo, scomparso improvvisamente nell’estate del 2002. Ma l’associazione Penelope che gestisce il centro non ci sta.
“Nulla contro la persona – ha detto il presidente Giuseppe Bucalo – ma si tratta di una scelta non condivisa e non collegata assolutamente con quello che è lo spirito che anima la struttura: il Comune ancora una volta agisce senza informare e ancora una volta vuole mettere il cappello su quest’opera rivendicando non si sa quali meriti”.
L’assessore Miano ha respinto al mittente le insinuazioni di Bucalo: “Lo sapevano tutti – ha replicato l’assessore – e comunque la struttura è di proprietà del Comune ed è legittimo da parte nostra decidere a chi intitolarla.
L’ultima parola spetta alla Prefettura”. L’Associazione Penelope ha quindi annunciato che chiederà nelle sedi opportune la revoca della delibera (che ancora non è stata pubblicata).
Naturalmente l’Associazione ha tutto il diritto di condividere o meno la scelta della giunta, ma non deve perdere di vista che la struttura è stata finanziata dalla Regione e cofinanziata dal Comune che è pienamente legittimato, quindi, di scegliere a chi intitolarla.
L’altra notazione riguarda il personaggio cui verrà intitolata: un nome che dovrebbe zittire ogni contestazione perché appartiene ad un uomo che a questa comunità ha dato tantissimo ricevendone poco. Questo Giornale qualche anno fa aveva proposto di intitolargli la sala consiliare, l’amministrazione De Luca ha optato per l’Help Center e la piazzetta antistante: va bene lo stesso. Piaccia o non piaccia a Penelope.