Messina – Oggi come oggi sia per proteggere i propri capitali nel breve termine, sia raggiungere obiettivi finanziari a lunga durata è necessario trovare un metodo di investimento che sia insieme semplice, flessibile e funzionale. E nel 2019, alle porte del 2020, le scelte più popolari tra gli investitori sono il conto deposito e il Piano di Accumulo Capitale, altrimenti noto come PAC.
Nel primo caso parliamo di uno strumento che è stato veramente apprezzato negli anni post crisi 2008. Altro non è che un conto corrente remunerato che garantisce un rendimento fisso. In cambio, di solito, viene chiesto un vincolo ai risparmi per un periodo che può oscillare tra una durata di 3 fino a 60 mesi. Esistono, chiaramente, soluzioni di conti non vincolati, dove i rendimenti generalmente salgono in base alla crescita del vincolo. E poi c’è il Piano di Accumulo Capitale, un metodo che sta riscuotendo sempre più successo negli ultimi tempi. Trattasi di un metodo di contribuzione per importi regolari periodici in un organismo di investimento collettivo del risparmio, come può essere ad esempio un fondo. Il Piano di Accumulo Capitali (PAC) è un ottimo ausilio per l’investitore, in quanto aiuta a mettere da parte un importo considerevole a piccoli passi e per questo è particolarmente apprezzato da quanti vogliono investire anche senza una somma da mettere da parte.
Il Pac è uno strumento di investimento teso alla massimizzazione dei rendimenti, seppur non abbia un capitale garantito a differenza del Conto Deposito, dove il capitale non è assoggettato alle logiche dei mercati. Inoltre, nel Conto Deposito, i rendimenti sono sempre garantiti però, nell’attuale contesto economico, risultano essere in forte calo e di norma, più si resta vincolati più si possono ottenere rendimenti, anche se resta difficile trovare oggi sul mercato strumenti capaci di battere l’inflazione. Per quel che riguarda la flessibilità, il PAC è uno strumento molto flessibile capace di far entrare i clienti in confidenza coi mercati nel minor tempo possibile, mentre il Conto Deposito sottopone il capitale investito ad un vincolo temporale che, come si dice più sopra, fino a 60 mesi. Il PAC è uno strumento valido anche con un patrimonio ridotto, il Conto Deposito invece è consigliato per chi ha già da investire una cifra piuttosto considerevole, possibilmente in un periodo breve, mentre il periodo per il PAC è medio-lungo.
In definitiva non esiste uno strumento migliore a prescindere. Bisogna prima chiarire gli obiettivi del proprio investimento. Quello che si può dire è che in questo periodo di rendimenti in calo il conto deposito fa sempre più fatica a svolgere il suo compito di proteggere il risparmio dall’inflazione. Per questo il Pac nel 2019 rappresenta ancora una valida alternativa per coloro che non riuscissero a trovare più soddisfazioni da questo strumento. Priorità del PAC è il rendimento, del Conto Deposito la protezione.
Infografica elaborata da Moneyfarm