Sicuramente la più antica tradizione di Antillo è la festa della Patrona Maria SS. della Provvidenza. Il paese bardato a festa è abbastanza accogliente per devoti e fedeli che intendono rendere omaggio alla Santa che gli antillesi festeggiano da oltre due secoli. Il momento più emozionante è rappresentato dalla processione del simulacro della Madonna delle Provvidenza che percorre il borgo antico e attraversa le vie del centro, per ritornare in chiesa in tarda serata.
La festa patronale dedicata a Maria è genuino impasto tra sacro e profano, rappresenta l’evento di maggior richiamo per la collettività, per il suo significato sia antropologico che culturale, fonte di conservazione e rinnovamento di antiche tradizioni popolari. È difficile descrivere a chi non ha mai partecipato a questo evento l’emozione che si vive nei giorni della festa, quando, Antillo si trasforma e si riempie di gente, soprattutto emigranti tornati per festeggiare la loro patrona. Uno dei momenti caratteristici del corteo religioso è il lancio dei palloncini aerostatici all’uscita della Santa tra gli applausi, gli sguardi commossi del popolo e lo scampanio a distesa delle campane.
Dietro la vara della Madonna le autorità civili e militari, i fedeli che pregano, cantano, accompagnati dalle note musicali della banda locale. Portato a spalle, con molta fatica, il Simulacro della Santa, tra ali di folla, fa il giro per i vari quartiere del paese. Uno dei momenti è il rientro in Chiesa della Patrona che si sofferma sul sagrato, gremito di gente, con i portatori che sollevando il simulacro acclamano coralmente: “Viva, viva la gran Signura Maria!” Quindi in Chiesa un ultimo saluto mentre la Vergine ritorna all’altare, fra gioia, commozione, lacrime e scoccianti applausi di tutta la folla. Chiudono i festeggiamenti gli spari pirotecnici, che creano un’atmosfera magica, spingendo gli spettatori a guardare con il naso in su il suggestivo spettacolo.