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giovedì, Gennaio 9, 2025
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“Vini In-Chiostro” a Forza D’Agrò. Suggestiva location per una memorabile serata

Forza D’Agrò. Il chiostro del Convento Agostiniano del centro collinare forzese è stato splendida location di una degustazione di vini all’aperto organizzata dall’Associazione Italiana Sommelier – sezione di Taormina – nella serata di sabato 13 luglio. L’azienda vinicola protagonista ed ospite dell’evento è stata la “Cantine Gulino” di Siracusa che ha portato in degustazione tre vini fra i più rappresentativi di tutta la sua vasta produzione e per ciascuno tre annate, talora quattro, differenti, per un totale di dieci vini degustati.

Addetti ai lavori e semplici appassionati del vino, curiosi di venire a conoscenza delle più variegate chicche relativamente ai vini proposti si sono radunati copiosi gremendo il luogo convenuto facendosi rapire via via dall’atmosfera creatasi dall’analisi di ciascun vino la cui degustazione è stata guidata da Gioele Micali, presidente della sezione AIS di Taormina coadiuvato da Natale Micali, degustatore ufficiale.

Alla presenza anche di alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale (il Comune è stato partner organizzativo dell’evento) quali il sindaco Bruno Miliadò, gli assessori Paola Foti e Carmelo Lombardo e i consiglieri Cristina Santoro e Claudio Smiroldo si è passati alla disamina dei vini proposti, tutti promossi a pieni voti sia pur diversi tra loro.

Il “Fania” IGT, mix di Insolia e Fiano, nelle annate 2018, 2017 e 2016, ha brillato per eleganza e raffinatezza. Un bianco equilibrato per sapidità, persistente e con evidenti cenni floreali.

Il “Pretiosa” IGT, Albanello in purezza, vitigno autoctono siciliano citato da Mario Soldati nel suo libro “Vino al Vino”, elegante, ben strutturato e ricco di profumi dal floreale all’erbaceo passando per le note esotiche della frutta tropicale. Degustato nelle versioni 2018, 2016 e nella doppia versione 2017, col tappo di sughero una e con quello sintetico l’altra.

Infine il “Don Nuzzo”, Moscato di Siracusa DOC, il più antico vino d’Italia, risalente al VII secolo a.C., vino da dessert dagli intensi profumi di miele, datteri, fichi secchi e frutta matura, nelle annate 2015, 2013 e 2005. 

Alla fine tutti contenti, dal produttore ai convenuti, ammaliati oltre che dai vini anche dalla splendida location storica con il sindaco che si è detto disponibile ad organizzare in futuro similari eventi. Impeccabile il servizio svolto con professionalità da Dana Danutza e Giovanni Tringali.

Dopo la degustazione, al termine della serata identificata con lo slogan ad effetto “Vini In-Chiostro” sono seguite alcune proposte culinarie a cura di Nicola Trischitta dell’omonima famiglia che gestisce un noto ristorante del luogo.

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