FURCI SICULO – Settantuno persone, uomini, donne, giovani, ragazze, hanno inoltrato una circostanziata lettera di protesta all’arcivescovo di Messina, contestando alcuni comportamenti del parroco Massimo Briguglio, titolare della parrocchia Madonna del Rosario. Da qualche tempo si è aperta una ferita tra i fedeli di un noto borgo di Furci e padre Massimo, che i 71 firmatari della petizione hanno denunciato. Il significato di questa diatriba nelle prime otto righe dattiloscritte della lunga lettera di protesta inviata a mons. Giovanni Accolla. “Siamo uomini e donne – si legge nel documento – che da innumerevoli anni (Alcune persone anche da 70 anni) vivono con particolare devozione il legame con la Madonna delle Grazie, la cui chiesa sorge nel nostro quartiere. Siamo padri, madri, nonni, nonne e figli che hanno sempre operato per il bene della comunità, con particolare riguarda alla chiesa del nostro quartiere e alla nostra mamma celeste, la Madonna delle Grazie. Siamo membri dell’associazione Madonna delle Grazie che, pur se non riconosciuta a livello diocesano, ha sempre operato a livello parrocchiale per la cura della chiesa e per la diffusione della nostra protettrice”. E poi il documento continua: “Purtroppo adesso, dopo anni e anni, ci ritroviamo buttai fuori, cacciati, offesi e denigrati dal parroco Massimo Briguglio”. Il documento, a firma di settantuno fedeli del quartiere Madonna delle Grazie, continua elencando una serie di provvedimenti adottati dal parroco, come ad esempio; (“non gradisce in chiesa la presenza di una ragazza del quartiere”) e poi (“durante la festa del 2 luglio dello scorso anno ha bloccato la processione perchè erano presenti il sindaco e un assessore”), ed infine (“dopo la discussione col parroco si sono susseguiti alcuni mesi senza che fosse celebrata alcuna messa nella chiesa Madonna delle Grazie”). L’undici maggio scorso l’epilogo di settant’anni di devozione del vecchio comitato Madonna delle Grazie. “Un nuovo consiglio pastorale eletto dal parroco – scrivono i 71 – ci ha privato di tutto, imponendoci anche la restituzione delle chiavi della chiesa”. Alla fine i fedeli firmatari della petizione, con grande dispiacere, rivolgendosi a mons. Accolla lo supplicano :”Eccellenza, la festa della Madonna delle Grazie è sempre stata un momento di coinvolgimento per il quartiere e per tutto il paese. Tutti partecipavano all’organizzazione e tutti erano coinvolti nei preparativi. Ormai però, per volontà di padre Massimo, tutto è stato distrutto”.
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LE DICHIARAZIONI DEL PARROCO
“Il Consiglio Pastorale Parrocchiale recentemente rinnovato, come da statuto, dai rappresentanti regolarmente eletti e da altri operatori pastorali, recentemente ha preso in esame la situazione pastorale della chiesa della Madonna delle Grazie. Ha stilato il programma della novena e della Festa del 2 Luglio che è stato pubblicato ed è tranquillamente in corso di esecuzione. Questa piccola chiesa appartiene a tutto il paese e il parroco ne è responsabile giuridicamente e pastoralmente. È normale che anche in questo luogo di devozione assumano ruoli di animazione liturgica e di responsabilità amministrativa coloro che partecipano a tutte le attività della comunità. Perché continuare ad alimentare divisioni? Sempre le solite persone. Che in alcuni ruoli ci siano avvicendamenti è pacifico. Le polemiche sterili e le contrapposizioni non servono a nessuno. Preghiamo piuttosto la Madonna delle Grazie che benedica e protegga la comunità tutta insegnandoci l’umiltà e lo spirito di servizio che unicamente fanno crescere la Chiesa”
(nella foto padre Massimo Briguglio)