L’alterazione dei livelli delle LDL nel sangue, più comunemente conosciuta come presenza di colesterolo cattivo, è un disturbo che colpisce il 38% degli italiani.
Tale condizione, a meno che non sia patologica quindi con necessità di ricorso ad una terapia farmacologica, può essere tenuta sotto controllo attraverso alcuni metodi naturali.
Il medico di base può fornire diversi consigli in tal senso ma, in linea di massima, tutto comincia da una dieta equilibrata e da un buon esercizio fisico quotidiano.
Alimentazione per il colesterolo alto: cosa mangiare e cosa evitare
Il colesterolo alto, se sottovalutato, può portare a diverse patologie cardiovascolari come infarto o ictus cerebrale.
Prevenire è sempre meglio che curare, ecco perché è importante adottare un piano alimentare equilibrato, che prevede anche qualche piccola rinuncia, con il fine di ridurre in maniera naturale i livelli delle LDL.
In particolare, quando si soffre di ipercolesterolemia, sono i benvenuti tutti quei cibi ricchi di steroli vegetali: delle particolari molecole che agiscono a livello intestinale per ridurre l’assorbimento del colesterolo.
Ne sono particolarmente ricchi l’olio di germe di grano ed altri oli vegetali come quello di colza, di girasole, di vinaccioli e di oliva; i semi di sesamo o di girasole; la frutta secca come mandorle, nocciole, noci e pistacchi; le olive e le verdure come broccoli, cavolfiori e cavolini di Bruxelles.
Altro aiuto molto importante arriva dagli alimenti funzionali come Danacol, bevanda a base di latte scremato fermentato ed addizionato di steroli vegetali. I test clinici hanno dimostrato che il suo consumo è efficace nella riduzione del colesterolo cattivo fino al 10% in tre settimane (sempreché la sua assunzione sia su base quotidiana, dopo il pasto principale, ed in abbinamento ad una dieta sana e ad un buon esercizio fisico).
Ma non è tutto qui. Altri alleati contro il colesterolo cattivo sono i cereali di tutti i tipi, i legumi, la verdura e la frutta di stagione ed il pesce azzurro.
Assolutamente da evitare i prodotti caseari di qualsiasi tipologia (a meno che non siano scremati), le frattaglie, gli insaccati, i cibi pronti e gli snack confezionati.
Attività fisica per il colesterolo alto: quanta ne serve?
Secondo i dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, per tenere sotto controllo il rischio di malattie cardiovascolari è bene fare attività fisica aerobica per almeno 150 minuti alla settimana.
Non è necessario iscriversi in palestra o a costosi corsi bruciagrassi. Per ridurre naturalmente il colesterolo basta anche una semplice camminata, a passo veloce, di almeno mezz’ora ogni giorno.
Inoltre, anche in questo caso è possibile adottare alcune semplici accortezze: sui tragitti brevi, per esempio, preferire la bicicletta o i piedi all’auto; all’ascensore prediligere le scale. Tutti trucchetti per abituarsi gradualmente al movimento e dire addio alla sedentarietà.