Come sta cambiando rapidamente il mondo del calcio. Basta guarda in TV o su Youtube qualche filmato di alcune partite degli anni ’80 e ’90 per comprendere come in pochi decenni sia davvero cambiato tantissimo. Il gioco si è fatto molto più veloce, le riprese televisive sempre più spettacolari senza scordare che da qualche anno anche in Italia sono diventati legali le scommesse sulle partite con tanti operatori sul mercato come Unibet tra i tanti esempi possibili da fare.
Tutti questi cambiamenti sono avvenuti nell’arco di pochi decenni. Pensate dunque a come sarà potuto essere oltre trecento anni fa quando a Messina si giocò una delle prime partite di calcio “moderno” documentate storicamente. Solitamente per andare alle origini del calcio si pensa subito a quello fiorentino del 1500 ma chi conosce questo tipo di disciplina, sa bene che solo in parte ricalca l’attività sportiva preferita dagli italiani mentre per altri aspetti ricorda più da vicino il rugby.
Agli inizi del 1700 invece a Messina, esattamente l’11 agosto del 1702 arrivò in città il ventiquattrenne principe Luigi Alessandro Borbone, conte di Tolosa, figlio naturale di Luigi XIV e, non da ultimo, Viceré di Sicilia. La visita era il suggello del perdono della monarchia spagnola alla città che aveva “osato” ribellarsi qualche decennio prima. Qualche settimana più tardi, il 29 agosto, si ha la testimonianza scritta da parte di un sacerdote, Giuseppe Cuneo, in un manoscritto conservato presso la Biblioteca Regionale di Messina, di un incontro di calcio tra francesi e messinesi a cui partecipò lo stesso conte Luigi.
Nel documento si può leggere: “il Conte di Tolosa a piedi ha andato con molti Cavalieri francesi più volte il doppo pranzo et ivi ha giocato alla palla per terra: vi ha concorso gran gente per curiosità, e tutti con familiarità hanno stato con il cappello in testa.”
Stando alla opinione di molti storici quello di Don Cuneo sarebbe dunque la prima testimonianza registrata di una partita di calcio “moderno” (con tutte le virgolette del caso) che si può ritrovare in tutta Europa. Ricordiamo che invece il primo club ufficiale (la certificazione arriva direttamente dalla Fifa stessa) nella storia del calcio è inglese. Si tratta dello Sheffield Football Club il cui anno di nascita è il 1857. La squadra è tutt’ora in attività.
Per quanto riguarda l’Italia invece da Messina dobbiamo salire fino in Piemonte. Dopo trent’anni dalla fondazione dello Sheffield, sul modello inglese, nasce nel 1887 il Torino Football e Cricket Club, abbreviato spesso in Torino FCC. Due anni dopo sempre nel capoluogo piemontese nacque il Nobili Torino. L’attività delle due squadre ovviamente a quel tempo si limitava a partite tra loro per quello che fu indubbiamente il primo (e più volte reiterato) derby in Italia.
Le due squadre poi si fusero in un’unica società chiamata Internazionale Torino nel 1891 che poi a sua volta nel 1900 fu assorbita dall’FC Torinese. 6 anni dopo quest’ultima, con un gruppo di “dissidenti” della Juventus, fondarono il Torino FC 1906 per come lo conosciamo ancora oggi, la squadra del Presidente Urbano Cairo.
Ricordiamo infine che il primissimo campionato italiano risale al 1898 ed era composto da 4 squadre. Tre erano torinesi e più precisamente le già citate FC Torinese, l’Internazionale Torino e la Ginnastica Torino. A vincere però il primo scudetto della storia fu però il Genoa. Il quadrangolare fu svolto con due semifinali ed una finale. In quest’ultima il Grifone ebbe la meglio sull’Internazionale Torino con il risultato finale di 1 a 2.
Già tutto un altro calcio rispetto a quello del 1700 del Conte di Tolosa a Messina ma si tratta pur sempre della prima partita raccontata su carta.